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Opera d'arte cesti di frutta e ghirlande di fiori a Torino

L'opera d'arte cesti di frutta e ghirlande di fiori - codice 01 00039530 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano II, bagno del principe, armadio 2, inv. C 86/V 6A 12
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bene culturalevassoio, opera isolata
soggettocesti di frutta e ghirlande di fiori
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00039530
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale
contenitorereggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano II, bagno del principe, armadio 2, inv. C 86/V 6A 12
datazionesec. XIX seconda metà; 1850 (ca.) - 1899 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
ambito culturalemanifattura francese, esecuzione(analisi stilistica)
materia tecnicaporcellana/ pittura/ doratura
misuremm., alt. 80, diam. 282,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiOrlo sagomato, piede ad anello. Ghirlande di fiori in oro, dipinte sul corpo del cavetto; cesti di frutta, fiori policromi, dipinti sul cavettoNR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Posizione: Sotto la base, Descrizione : Marca (cifre reali) dipinta in rosso includendo la lettera "V" sormontata da corona, lettera "B" e fiorellino,
notizie storico-criticheLa forma mistilinea del vassoio è largamente utilizzata nella manifattura di Vincennes e di Sèvres, in una lunga serie di varianti che prendono le mosse da esemplari come la jatte ovale del Musée des Arts Décoratifs di Parigi (coordinata con una brocca), eseguita a Vincennes nel 1756 (A. FAY-HALLE - T. PRREAUD, Porcelaines des Vincennes. Les Origines de Sèvres, catalogo della mostra, Parigi 1977, p. 72, n. 142), che è vicinissima come dimensioni e come conformazione al nostro vassoio. Una derivazione da questo modello-tipo è nella compostiera ovale della collezione Rothschild a Waddesdon Manor (M. BRUNET, T. PREAUD, Sèvres. Des origines à nos jours, Friburgo 1978, pl. XL) che, rispetto al vassoio torinese, presenta alcune varianti nel profilo del bordo. Per quanto concerne il decoro, dei confronti assolutamente puntuali possono stabilirsi con una cuvette del Musée National de Céramique di Sèvres (datata 1777: cfr. G. LECHEVALLIER - CHEVIGNARD, La manufacture de Porcelaine de Sèvres, Paris 1908, p. 82) sul cui lato lungo compaiono due ceste ricolme di fiori e, sul lato corto, due ghirlande di fiori disposte a formare un cerchio; le ceste e le ghirlande - pressoché identiche a quelle del nostro vassoio - sono appuntate, come a Torino, al fregio dorato del bordo per mezzo di quattro grandi fiocchi azzurri. Marcelle Brunet e Tamara Préaud (ibid., p. 209, n. 255) a proposito della decorazione di un plateau de guéridon (1783) della Frick Collection di New York, col motivo della cesta molto simile a quello sopra descritto, hanno segnalato come tipico del pittore Bouilliat, attivo a Sèvres, il decoro con una "corbeille des fleurs", a cui si è evidentemente rifatto il pittore del vassoio torinese. La lettera-data "V" - corrispondente al 1774 - apposta sulla base del vassoio confermerebbe l'appartenenza di questo alla serie ora tratteggiata; non convince però il processo di esemplificazione del decoro, privo dei ricchi racemi dorati che caratterizzano la cuvette del 1777; la stesura "meccanica" delle dorature in prossimità del bordo e della parte esterna del vassoio; il motivo delle ceste e delle ghirlande di fiori che sembrano riprodurre, stancamente, un modello paradigmatico delle serie settecentesca. I dubbi sulla datazione apparentemente certa del vassoio aumentano constatando che la marca di Sèvres è impressa, a dispetto delle disposizioni e delle consuetudini dell'epoca, con inchiostro rosso sopra la vetrina che ricopre la porcellana del pezzo. Questi elementi, considerati nel loro insieme, fanno propendere per ritenere il vassoio una replica ottocentesca di un esemplare del secolo precedente, prodotta nel contesto revivalistico dello storicismo, a cui in ultima analisi fa capo anche il maggiore esecutore di "falsi" settecenteschi del periodo, Emile Samson (1857-1913).
bibliografiaBrunet M./ Preaud T.( 1978)p. 209, n. 255; San Martino P.( 1986)pp. 310-311, n. 141; Danckert L.( 1980)p. 416, n. 3; Fay-Halle A./ Preaud T.( 1977)n. 142; Lechevallier-Chevignard G.( 1908)p. 82
definizionevassoio
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoPiazzetta Reale
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corrado F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Trascrizione per informatizzazione: Fratini M. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Severino M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1986
anno modifica2007
latitudine45.072658
longitudine7.686346

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