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Opera d'arte burrasca di mare di Negretti Iacopo detto Palma il Vecchio (1480 ca./ 1528), Bordone Paris (1500/ 1571), a Venezia

L'opera d'arte burrasca di mare di Negretti Iacopo detto Palma il Vecchio (1480 ca./ 1528), Bordone Paris (1500/ 1571), - codice 05 00401210 di Negretti Iacopo detto Palma il Vecchio (1480 ca./ 1528), Bordone Paris (1500/ 1571), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, sala XXIII
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoburrasca di mare
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00401210
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050
contenitoreconvento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, sala XXIII
datazionesec. XVI ; 1500 (ca.) - 1528 (ca.) [NR (recupero pregresso)]
autoreNegretti Iacopo detto Palma il Vecchio (1480 ca./ 1528), Bordone Paris (1500/ 1571),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 362, largh. 408,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: uomini. Oggetti: barca. Fenomeni metereologici: burrasca.
notizie storico-criticheSi trovava nella Sala dell'Albergo, immediatamente a sinistra, entrando. A questo telero si riferisce quasi sicuramente la deliberazione della Scuola del 5 novembre 1534 che descrive la Sala dell'Albergo decorata "di pitture" compreso "el quadro che fra giorni sar�consegnato". Esso dovette rimanere incompiuto o in qualche modo danneggiato dopo la sua esecuzione, come prova il grande inserto a destra, con la barca contenente il pescatore e i tre santi, che �stata concordemente attribuita a Paris Bordon. Prima di esporlo alle Gallerie nel 1830, venne aggiunto, a cura di Sebastiano Santi, anche l'inserto in basso a sinistra col pesce sampietrino, per ricostruire la lacuna corrispondente all'apertura di una porta. Il soggetto raffigura, insieme col telero successivo, la leggenda che narra come nella notte del 25 febbraio 1341 si fosse scatenata una spaventosa bufera, con un'altissima marea. A un vecchio pescatore che aveva trovato rifugio sotto un ponte, nel luogo chiamato poi Terranova, dove sorsero i granai pubblici e ove si trovano ora i giardini ex reali, venne incontro un uomo, giunto dalla vicina chiesa di San Marco, che lo invit�a traghettarlo nell'isola di San Giorgio, dove imbarc�un secondo sconosciuto. Si diresse poi verso San Nicol�del Lido, dove entr�nella barca una terza persona. Mentre la tempesta infuriava, san Marco, san Giorgio e san Nicol�si manifestarono al pescatore. Ed ecco apparire nel mare ribollente una galera con un'innumerevole quantit�di diavoli che si dirigevano verso la citt�per distruggerla. Ma per intercessione dei tre santi la nave sprofond�negli abissi. All'attonito pescatore, Marco, prima di ritornare come gli altri nella sua chiesa, consegn�un anello da portare al doge, a testimonianza degli avvenimenti a cui aveva assistito. Il veliero al centro fu ispirato ad un disegno di Lorenzo Lotto per una delle tarsie di Santa Maria Maggiore di Bergamo. L'attribuzione del dipinto, resa pi difficile dai successivi interventi, �sempre stata problematica. Nel 1550 il Vasari lo assegnava a Giorgione, ma nell'edizione del 1568 lo attribuiva a Palma senza esitazioni. E' probabile infatti che il dipinto, dopo la scomparsa del Mansueti tra il 1527 e il 1528, venisse affidato all'artista, confratello della Scuola dal 1513 fino alla morte, avvenuta il 30 luglio 1528. la commissione sarebbe avvenuta quindi nel periodo immediatamente precedente la morte di Palma stesso che potrebbe non aver avuto il tempo di finire il telero, terminato o riparato da Paris Bordon nel 1534.
bibliografiaMoschini Marconi S.( 1962)pp. 165-168, n. 275; Chiari M.A./ Scarpa Sonino A.( 1981)pp. 146-147; Humfrey P.( 1985)pp. 227-242; Humfrey P.( 1987)pp. 41-46; Ryland P.( 1988)pp. 256-257; Nepi Scirè G.( 1994)pp. 41-47; Rosand D.( 1997)pp. 32, 34, 192; Puppi L.
definizionedipinto
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoDorsoduro, 1050
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Riva E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1998
anno modifica2006
latitudine45.431402
longitudine12.328676

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