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Opera d'arte bambini che giocano di Gori Lorenzo (1842/ 1923), a Livorno

L'opera d'arte bambini che giocano di Gori Lorenzo (1842/ 1923), - codice 09 00551800 di Gori Lorenzo (1842/ 1923), si trova nel comune di Livorno, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori", primo piano, prima sala da ballo
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bene culturalemostra di camino
soggettobambini che giocano
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00551800
localizzazioneItalia, Toscana, LI, LivornoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
contenitorevilla, Villa Mimbelli, Via San Jacopo in Acquaviva, 65, Museo Civico "Giovanni Fattori", primo piano, prima sala da ballo
datazionesec. XIX ; 1872 - 1872 [bibliografia]
autoreGori Lorenzo (1842/ 1923),
materia tecnicamarmo bianco
misurealt. 125, largh. 200,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Livorno
dati analiticiMostra di camino in marmo bianco. Presenta struttura articolata in architrave orizzontale e piedritti compositi mistilinei con decorazione a motivi vegetali e animali. La lastra orizzontale raffigura dodici puttini, tre sulla sinistra con un cane, sei al centro radunati attorno ad una fascina per il fuoco, e tre sulla destra che trascinano un grande sacco. Nel fronte dei piedittri, articolati come pilastri compostiti, si trovano due grandi cicogne, in piedi su una voluta inginocchiata, con le ali chiuse e portate all'indietro, legate con un anello al collo alla faccia del pilastro. La superficie dei pilastri presenta inoltre una ricca decorazione a racemi vegetali e floreali.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa paternità dell'opera viene ricordata da uno dei rari biografi dello scultore Lorenzo Gori, Adriano Ponci, che dedicò un piccolo saggio monografico all'artista livornese pubblicandolo sulle pagine di "Liburni Civitas" nel 1930. Scrive Ponci: "Dopo quest'opera (la scultura intitolata Dopo il bagno, realizzata nel 1872) il Gori scolpì, per conto del sig. Francesco Mimbelli, un frontone per caminetto, ove dodici puttini, mirabilmente eseguiti, richiamavano alla mente il nostro 400". La chiara volontà di ispirarsi agli esempi della scultura del primo Rinascimento risulta perfettamente coerente con la moda neorinascimentale chiaramente espressa in altre sale della Villa. Il Gori, scultore quasi 'ufficiale' della giunta comunale livornese negli ultimi due decenni dell'Ottocento, viene ricordato soprattutto per il monumento a Francesco Domenico Guerrazzi, terminata nel 1885. Tra le principali opere dello scultore, che fu in carica anche come Ispettore ai monumenti della Provincia di Livorno, si ricordano: Dopo il Bagno, opera raffigurante un bimbo nell'atto di rivestirsi dopo un bagno di mare, opera tra le più riuscite dell'artista, ispirata a quel gusto narrativo che caratterizzò la scultura del verismo legata ai dettami del Cecioni; il Monumento alle Otto Vittime livornesi, del Cimitero comunale di Livorno, e i numerosi ritratti dei personaggi livornesi più in vista, alcuni oggi conservati nel Museo civico, altri sparsi per la città.
committenzaMimbelli Francesco (1872 ca.)
bibliografiaLazzarini M. T.( 1996)pp. 154-155; Matteoni D.( 1999); Lazzarini M. T.( 1999); Ponci A.( 1930)
definizionemostra di camino
regioneToscana
provinciaLivorno
comuneLivorno
indirizzoVia San Jacopo in Acquaviva, 65
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bartolotti E.; Funzionario responsabile: Lazzarini M.T.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ferraro M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine43.529914
longitudine10.306650

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