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Opera d'arte baccanale di Dauphin Charles (1625-1628 ca./ 1678), a Torino

L'opera d'arte baccanale di Dauphin Charles (1625-1628 ca./ 1678), - codice 01 00210572 di Dauphin Charles (1625-1628 ca./ 1678), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettobaccanale
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00210572
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XVII terzo quarto; 1650 - 1674 [documentazione; bibliografia analisi stilistica]
autoreDauphin Charles (1625-1628 ca./ 1678),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 205, lungh. 205,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiSullo sfondo di un paesaggio boschivo al tramonto, come denota lo squarcio di cielo porpora sulla destra, in alto, è ambientato un baccanale. In primo piano, in basso a sinistra, Sileno, addormentato su una roccia. Al centro, un gruppo di quattro putti con il corpo cinto da corone di fiori e da pampini, intento a bere da coppe. Dietro di loro tre figure: una donna, seduta, con un manto azzurro, tiene sulle ginocchia uno degli amorini riverso. Le altre due figure fanno capolino da dietro un albero ed osservano la scena. Sulla destra due figure stanti in atto di avvicinarsi al luogo del banchetto. Una giovane donna, forse Arianna, con i capelli biondi raccolti, ed una tunica di colore chiaro, punta un braccio verso l'alto; un giovinetto, forse Bacco, con il capo ornato da pampini e grappoli d'uva che tiene anche nelle mani, indossa una tunica bianca profilata oro ed un manto arancio con sandali intonati.Soggetti profani. Divinità: Bacco; Sileno. Personaggi: Arianna. Figure: putti; baccanti. Abbigliamento. Oggetti: coppe. Vegetali: alberi; pampini. Frutti: uva. Paesaggi.
notizie storico-criticheIl dipinto, unitamente a Il salvataggio di Pirro bambino, venne acquistato dall'Amministrazione della Provincia di Torino nel 1941 presso l'antiquario Enrico Carbonero con la consulenza di Vittorio Viale, allora direttore dei Musei Civici di Torino, al fine di completare l'arredo degli ambienti di rappresentanza di Palazzo della Cisterna, nuova sede dell'Ente, L. Faccchin, Raccolte d'arte in palazzo Dal Pozzo dela Cisterna. Schede storico-artistiche, in M. Cassetti-B. Signorelli, Il Palazzo Dal Pozzo della Cisterna nell'Isola dell'Assunta in Torino, Torino, 2004, p. 148. I due dipinti vennero pagati lire 26.000; il Carbonero, in una lettera allegata agli atti amministrativi, dichiarava che entrambe le opere erano appartenute alla personale collezione allestita dal padre nella residenza di famiglia. Fu probabilmente in tale occasione che i dipinti subirono adattamenti nelle dimensioni, come notato da Michela di Macco, per essere presentati come pendant con le pregevoli cornici che ancora conservano. L'attribuzione a Charles Dauphin (Metz, ca. 1620-Torino, ca. 1677), pittore ducale dal 1655, si deve parimenti alla studiosa la quale, non essendo a conoscenza delle modalità di acquisizione del dipinto da parte della Provincia, proponeva, data la permanenza di membri della famiglia Savoia-Aosta nel palazzo, una originaria collocazione nelle raccolte reali, fatto, tuttavia, non confortato dalle caratteristiche etichette o iscrizioni a pennello normalmente rilevabili sul retro della tela, ed eventualmente anche sulla cornice dei dipinti appartenuti alle collezioni sabaude. Pur non escludendo a priori la possibilità di una tale provenienza, è possibile anche ipotizzare che il dipinto appartenesse a qualche ricco collezionista dell'aristocrazia piemontese, forse rintracciabile dalla sigla "S M B" presente sul retro. Il tema del "Baccanale" doveva essere congeniale all'artista e al gusto della committenza, essendo documentati negli inventari di corte numerosi esemplari, e poteva risultare particolarmente adatto anche come "quadro da gabinetto" per un'importante residenza signorile M. Di Macco, Cantieri di corte e imprese decorative a Torino, in G. Romano (a cura di) Figure del barocco in Piemonte. La corte, la città, i cantieri, le province, Torino 1988, p. 248; M. Di Macco, scheda n. 128, in M. Di Macco, G. Romano (a cura di), Diana Trionfatrice. Arte di corte nel Piemonte del Seicento, catalogo della Mostra (Torino, Promotrice delle Belle Arti, 27 maggio - 24 settembre 1989), Torino 1989, pp. 116-117; A. Cifani, P. E. Fiora di Centocroci, F. Monetti, La quadreria e gli ambienti aulici di Palazzo Cisterna, Torino, 1996, VI.
bibliografiaDi Macco M.( 1988)p. 248; Di Macco M.( 1989)pp. 116-117, n. 128; Cifani A./ Fiora di Centocroci P. E.( 1996)p. VI; Cassetti M./ Signorelli B.( 2004)p. 148
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreTO
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007

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