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Opera d'arte autoritratto di Giuseppe Barnaba Solieri detto Frà Stefano da Carpi di Solieri Giuseppe detto Fra' Stefano da Carpi (1710/ 1796), a Carpi

L'opera d'arte autoritratto di Giuseppe Barnaba Solieri detto Frà Stefano da Carpi di Solieri Giuseppe detto Fra' Stefano da Carpi (1710/ 1796), - codice 08 00233930 di Solieri Giuseppe detto Fra' Stefano da Carpi (1710/ 1796), si trova nel comune di Carpi nella provincia di Modena sita in palazzo, comunale, Palazzo Pio, Palazzo Pio, piazzale dei Martiri, 68, Museo Civico "Giulio Ferrari"
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bene culturaledipinto
soggettoautoritratto di Giuseppe Barnaba Solieri detto Frà Stefano da Carpi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00233930
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Carpipiazzale dei Martiri, 68
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Pio, Palazzo Pio, piazzale dei Martiri, 68, Museo Civico "Giulio Ferrari"
datazionesec. XVIII ; 1787 - 1787 [data]
autoreSolieri Giuseppe detto Fra' Stefano da Carpi (1710/ 1796),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 108, largh. 87,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Carpi
dati analiticiRitratto a due terzi di figura. L'effigiato è rappresentato seduto, col torso ruotato per presentarsi in posizione frontale. La colorazione densa, chiaroscurata, quasi un monocromo giocato sui toni bruni. Indossa tonaca marrone da cappuccino ed ha la barba bianca. Sul tavolo sono libri, clessidra, foglio iscritto e tavolozza rossastra. Sul fondo scuro, in alto al centro, è una scritta gialla con il nome del frate, aggiunta in epoca più tarda. La cornice è antica, originale: in legno dorato a mecca, reca nel bordo piatto fregi incisi disposti agli angoli con motivo a nastri fogliati.Soggetti profani: Ritratti virili. Personaggi: Giuseppe Barnaba Solieri detto Frà Stefano da Carpi. Oggetti: libri; clessidra; tavolozza; pennelli; sedia.
notizie storico-criticheIl ritratto fu richiesto con lettera del 1787 (v. Carteggio originale in Archivio Guaitoli 124/27) ai Cappuccini di Reggio dal Priore della Comunità di Carpi, Eustachio Cabassi, per porlo tra quelli dei carpigiani illustri della residenza municipale. Il dipinto è poi ricordato in un inventario del 1796 e citato successivamente da Brignoli/ Bonasi (ms.), Tirelli (ms. 1900), da Mareto (1951), Russo (1970 - 1971). Il dipinto è caratterizzato da una straordinaria freschezza pur essendo lavoro dell'età avanzata dell'artista e dimostra chiari influssi dell'arte di Giuseppe Maria Crespi nel naturalismo dell'insieme. Il restauro del 1976 è consistito nella foderatura, sostituzione del telaio, pulitura e cauto ritocco pittorico delle poche lacune.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Carpi
bibliografiaTirelli E.( 1927)p. 66; Felice da Mareto( 1951)p. 398; Russo R.( 1970-1971)pp. 310, 312; Mostra opere( 1976)p. 127; Russo R./ Pirondini M.( 1978)p. 30; Russo R.( 1979)p. 70
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneCarpi
indirizzopiazzale dei Martiri, 68
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Garuti A.; Funzionario responsabile: Bentini J.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1973
anno modifica2006
latitudine44.78310
longitudine10.88509

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