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Opera d'arte Angelo reggicandelabro di Niccolò de Apulia detto Niccolò dell'Arca (1435 ca./ 1494), a Bologna

L'opera d'arte Angelo reggicandelabro di Niccolò de Apulia detto Niccolò dell'Arca (1435 ca./ 1494), - codice 08 00024769 di Niccolò de Apulia detto Niccolò dell'Arca (1435 ca./ 1494), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sesta cappella a destra, arca di San Domenico, sopra l'altare a sinistra (cappella di S. Domenico)
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalescultura, elemento d'insieme
soggettoAngelo reggicandelabro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00024769
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sesta cappella a destra, arca di San Domenico, sopra l'altare a sinistra (cappella di S. Domenico)
datazionesec. XV ; 1469 - 1473 [documentazione; bibliografia]
autoreNiccolò de Apulia detto Niccolò dell'Arca (1435 ca./ 1494),
materia tecnicamarmo di Carrara/ scultura
misurealt. 58,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiFigura intera a tutto tondo, il corpo di profilo verso destra, il viso girato di 3/4 verso l'osservante; il ginocchio destro è piegato a terra, sul sinistro regge con le due mani un candelabro a base circolare, finemente lavorato ad acanti, con nodi e fusto rastremato. Indossa veste scollata a punta, con decoro allo scollo, ricadente in larghe e fitte pieghe raccolte dietro, in finissimo panneggio. Ali spiegate, piedi nudi, ricca capigliatura inanellata, spartita al centro con qualche ciocca sulla fronte. Su base quadrangolare a piano liscio, scanalata sui fianchi.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa scultura appartiene alla celebre commissione della cimasa, richiesta a Nicolò nel 1469, quando il Governatore e il Reggimento della città decisero di elevare un fastoso coronamento per completare l'arca duecentesca di Nicola Pisano e dei suoi collaboratori. Il contratto di allogazione dell'opera a Niccolò, una volta conservato presso l'Archivio di Stato di Bologna (oggi perduto, ma trascritto nell'Ottocento da Gualandi), reca la data del 20 luglio 1969 e definisce il programma iconografico. Il coronamente fu messo in opera il 16 luglio 1473. Lo scultore impiegò quattro anni, invece dei due previsti dal contratto, e consegnò il coperchio con il coronamento e solo sedici delle ventuno statue previste. Ignoto è il luogo e l'anno di nascita, forse tra il 1435 e il 1440, dell'artista che nei documenti e nel Compianto su Cristo morto di Santa Maria della Vita si firma "de Apulia". La prima attività artistica documentata di Niccolò, di cui non si conosce la formazione, riguarda le opere eseguite a Bologna dove arriva intorno agli anni '60 del Quattrocento: alcune formelle dei finestroni del lato orientale della chiesa di San Petronio (Grandi 1984) e il Compianto in terracotta di Santa Maria della Vita eseguito entro il 1464 (la prima testimonianza documentaria riguardante Niccolò è un contratto di affitto, datato 5 aprile 1462, per una bottega presso la Fabbriceria di San Petronio pagato per lui dall'Ospedale di Santa Maria della Vita; altri simili ne seguoo fino a tutto il 1463 e al 1464 risale una lettera d'indulgenza in cui si cita l'opera). L'importante commissione del coronamento dell'Arca di San Domenico, che "rappresenta un momento di enorme importanza nel percorso artistico dello scultore" (Agostini 1985), sancì la fama dell'artista che da questa prese il nome. Il giovane angelo è fra le cose più alte nel mirabile complesso scolpito da Niccolò. Nei lineamenti purissimi, nell'armonioso panneggio, nella composta e classica composizione è ravvisabile, più che altrove, l'esito dell'esperienza toscana innestata nella cultura di Niccolò.
bibliografiaMalvasia C. C.( 1969)pp. 147-148, 223/13; Gualandi M.( 1844)v. V pp. 10-25; Gnudi C.( 1942); Gnudi C.( 1957)pp. 37-49; Gnudi C.( 1972); Alce V.( 1982)pp. 40-50; Agostini G.( 1985)pp. 261-270; Grandi R.( 1984)pp. 43-60; Agostini G./ Ciammitti L.( 1989)
definizionescultura
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1983
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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