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Opera d'arte Angelo reggicandelabro di Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564), a Bologna

L'opera d'arte Angelo reggicandelabro di Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564), - codice 08 00024770 di Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sesta cappella a destra, arca di San Domenico, sull'altare a destra (cappella di S. Domenico)
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bene culturalescultura, elemento d'insieme
soggettoAngelo reggicandelabro
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00024770
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13
contenitorechiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, sesta cappella a destra, arca di San Domenico, sull'altare a destra (cappella di S. Domenico)
datazionesec. XV ; 1494 - 1494 [bibliografia]
autoreBuonarroti Michelangelo (1475/ 1564),
materia tecnicamarmo di Carrara/ scultura
misurealt. 70,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiFigura intera a tutto tondo, inginocchiata verso sinistra, il corpo girato di 3/4 e il viso, con corta chioma ricciuta che lo incornicia, quasi volto all'osservante, lo sguardo diritto davanti a sè. Il ginocchio sinistro è a terra, su quello a destra piegato regge con ambo le mani il pesante candelabro, a base circolare e fusto rastremato, decorato a foglie e borchie. Indossa veste a scollo quadrato, raccolta in vita con ampio panneggio, decorata all'orlo da un leggero fregio a incisioni. Le ali sono spiegate, i piedi nudi. Base quadrangolare a piano liscio, con larghe scanalature sui fianchi.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa scultura appartiene al complesso del coronamento dell'arca, commissionata a Niccolò "de Apulia" nel 1469 e messa in opera il 16 luglio 1473. All'opera mancavano alcune statuette previste dal contratto. Il san Petronio, il san Procolo e l'angelo portacandelabro posto a destra furono eseguiti dal giovane Michelangelo che, fuggito da Firenze, si trovava a Bologna dall'ottobre del 1494 presso Giovanni Francesco Aldrovandi. Gnudi suppone che Niccolò sia tornato a lavorare all'arca dopo la sua messa in opera e che questa rimase incompiuta a causa della morte dello scultore (1494). Le antiche notizie precisano che Michelangelo lavorò "nelli panni" del san Petronio e dunque, portò a termine un lavoro iniziato da Nicolò. Nel progetto originario avrebbe dovuto essere rappresentatato San Tommaso d'Aquino che fu poi mutato in San Procolo. Secondo Gnudi l'angelo richiama modi querceschi nel panneggio e nelle forme classiche ed eroiche.
bibliografiaMalvasia C. C.( 1969)pp. 147-148, 223/13; Gnudi C.( 1957)pp. 46-49; Alce V.( 1982)pp. 40-50; Agostini G.( 1985)pp. 261-270; Hirst M./ Dunkerton J.( 1994)pp. 19-20
definizionescultura
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Domenico, 13
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Varignana F.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1997); Aggiornamento-revisione: Sabbatini S. (1997), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referen
anno creazione1983
anno modifica1997; 2006
latitudine44.489800
longitudine11.343435

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