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Opera d'arte ANGELO ANNUNCIANTE di Domenico di Fathino (notizie sec. XIV), a Lucca

L'opera d'arte ANGELO ANNUNCIANTE di Domenico di Fathino (notizie sec. XIV), - codice 09 00526829 di Domenico di Fathino (notizie sec. XIV), si trova nel comune di Lucca, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, Villa Guinigi, NR (recupero pregresso), Museo Nazionale di Villa Guinigi
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bene culturalescultura
soggettoANGELO ANNUNCIANTE
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00526829
localizzazioneItalia, Toscana, LU, LuccaNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, Villa Guinigi, NR (recupero pregresso), Museo Nazionale di Villa Guinigi
datazionesec. XIV ; 1389 - 1389 [documentazione; bibliografia]
autoreDomenico di Fathino (notizie sec. XIV),
materia tecnicalegno/ scultura/ pittura
misurealt. 155, largh. 42,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
dati analiticiUn blocco unico di legno risolve la figura, eccetto il braccio, innestato all'altezza della spallaNR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl gruppo dell'Annunciazione -di cui la Vergine è andata perduta, sostituita da un'altra attribuita a Matteo Civitali- fu commissionato a Domenico di Fathino nell'aprile del 1389. Nel contratto si usa la formula "facere vel fieri facere", implicante la possibilità di affidare ad altri l'intaglio della statua: la particolarissima stesura cromatica indica infatti un artefice dedito alla pittura se non esclusivamente pictor, qualifica ricorrente nell'allogagione stessa per indicare Domenico. In effetti la definizione della figura è affidata piuttosto al colore che al rilievo sia nell'ovale del volto, definito graficamente e non dall'articolazione dei volumi, sia nella sagoma del corpo che contiene al suo interno il gesto delle braccia raccolte così vicine al busto. Si deve quindi leggere in quest'opera l'opzione per una "pittura-scultura", da parte di un artista la cui specializzazione rimane indefinita, come spesso si verifica in questo periodo storico, e comunque assai vicino al modello pittorico di Giuliano di Simone. Il totale disinteresse per le realizzazioni di Nino Pisano o Piero d'Angelo giustifica l'attribuzione a Domenico in quanto artefice che è soprattuttto pittore. L'opera, ritirata durante l'ultima guerra a scopo protettivo, attese fino agli anni sessanta il restauro e poichè la chiesa di S. Cristoforo era stata intanto chiusa al culto venne esposta a Villa Guinigi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, LU, Lucca
committenzaCristofani Arrigo (1389)
bibliografiaBaracchini C.( 1995)v. I pp. 135-136; Giannitrapani F.( 1995)v. II p. 84; Concioni G./ Ferri C./ Ghilarducci G.( 1994)pp. 314-316; Belli Barsali I.( 1988)p. 194
definizionescultura
regioneToscana
provinciaLucca
comuneLucca
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS39
ente competenteS39
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Capitani L.; Funzionario responsabile: Russo S.; Trascrizione per informatizzazione: Capitani L. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tramontano T. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2000
anno modifica2006
latitudine43.858717
longitudine10.468260

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