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Opera d'arte angeli di Bigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561), a Firenze

L'opera d'arte angeli di Bigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561), - codice 09 00160652 di Bigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, tribuna del David, braccio destro, parete destra
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bene culturaledipinto
soggettoangeli
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00160652
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, tribuna del David, braccio destro, parete destra
datazionesec. XVI ; 1508 - 1508 (ca) [bibliografia]
autoreBigordi Ridolfo detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm, alt. 111, largh. 54,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Figure: angeli. Paesaggi. Vegetali: gigli; erba; piantine.
notizie storico-criticheLe due tavole (Inv. 1890, nn. 8648 e 8649) provengono dal monastero di San Baldassarre a Maiano. Dal 1827 sono documentate nei cataloghi della Galleria dell'Accademia. Milanesi (1880) e Russoli (1962), che come Pieraccini (1884) e Venturi (1925) accoglievano la tradizionale attribuzione di questo dipinto e del suo pendant a Francesco Granacci, ritenevano che le due tavole facessero parte della smembrata pala dipinta, secondo il Vasari, per il monastero fiorentino di S. Apollonia, e indicavano altre componenti del polittico presso l'Accademia di Firenze, nella raccolta Berenson e a Monaco. Spetta al Morelli (1890) il merito dell'attribuzione a Ridolfo del Ghirlandaio, accolta successivamente da Berenson (1896 e segg.), Gamba (1928-1929), Procacci (1936), Freedberg (1961) e von Holst (1974). La datazione intorno al 1508 è suggerita da Freedberg (1961), per il raffaellismo non ancora del tutto assimilato. Simili tipologie dei volti e la stessa accurata finitezza esecutiva sono nella pala con la "Madonna della Cintola" del Museo di Prato, datata 1508. Anche per Bonsanti (1987) la pittura "solare e luminosa" delle tavole di Ridolfo può "difficilmente oltrepassare il 1508".
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Fiesole, Maiano; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Montespertoli, Montegufoni
altre attribuzioniGranacci Francesco
bibliografiaDescription Académie( 1827)p. 29, n. 27; Vasari G.( 1878-1885)v. V, p. 344; Pieraccini E.( 1884)p. 101, n. 11; Morelli G.( 1890)p. 383; Berenson B.( 1896)p. 113; Venturi A.( 1901-1940)v. IX, I, p. 484; Gamba C.( 1928-1929)p. 487; Procacci U.( 1936)p. 49;
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pagnotta L.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: Goldenberg L. (1988), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Caldini R. (2005), Referen
anno creazione1984
anno modifica1988; 2005; 2006
latitudine43.777215
longitudine11.258900

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