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Opera d'arte allegoria della città di Siena e veduta di Siena di Van der Straet Jan detto Giovanni Stradano (1523/ 1605), a Firenze

L'opera d'arte allegoria della città di Siena e veduta di Siena di Van der Straet Jan detto Giovanni Stradano (1523/ 1605), - codice 09 00281632 - 26 di Van der Straet Jan detto Giovanni Stradano (1523/ 1605), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere di Leone X, sala di Cosimo I
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, soffitto sopra la parete destra, a destra
soggettoallegoria della città di Siena e veduta di Siena
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00281632 - 26
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere di Leone X, sala di Cosimo I
datazionesec. XVI ; 1558 (ca.) - 1558 (ca.) [bibliografia]
autoreVan der Straet Jan detto Giovanni Stradano (1523/ 1605),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiCartella sorretta da figure fantastiche.Soggetti profani. Paesaggi: campagna; cielo; veduta di Siena. Architetture: cinta muraria; forti; antiporto; Porta Camollia ; Duomo; San Domenico. Vegetali: prato; alberi.
notizie storico-criticheNel soffitto della sala il Vasari rappresento` entro spicchi le allegorie delle citta` ducali, per i miglioramenti delle quali si era adoperato Cosino, e le corredo' sullo sfondo delle loro vedute reali. Il registro superiore delle pareti, il fregio, fu invece scompartito in cartelle sorrette da sfingi dipinte a finto bronzo - quasi degli sfondati - con la rappresentazione reale di "otto luoghi piu' principali fortificati da sua Eccellenza" come li definisce lo stesso Vasari nei dialoghi dei "Ragionamenti" guidando il principe Francesco I, suo interlocutore, attraverso le sale del palazzo rinnovato. Le piante delle citta' raffigurate furono rilevate da Michele Tosini, detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, che fu pagato per le spese sostenute per andare "a Montecarlo, Pistoia e agli altri luoghi". Le Vedute infatti sono veritiere e costituiscono un' importante testimonianza dello stato in cui si trovavano nel 1556-1558 ca. Firenze e le citta' limitrofe che Cosimo aveva fatto munire di nuovi baluardi. La loro realizzazione pittorica pero', immediata e di gusto nordico, e' da attribuire al fiammingo Giovanni Stradano che compare per la prima volta nei registri di pagamento delle Fabbriche Medicee relativi al Palazzo nell' aprile del 1557, quando i lavori della sala erano appena iniziati. Le singole vedute sono corredate da didascalie di identificazione entro cartelle in stucco.
bibliografiaBarocchi P.( 1964)p. 46; Allegri E./ Cecchi A.( 1980)p. 148, n. 23, 153
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Ref
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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