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Opera d'arte allegoria del soldato come eroe antico di Ratti Battista (1896/ 1992), a Besnate

L'opera d'arte allegoria del soldato come eroe antico di Ratti Battista (1896/ 1992), - codice 03 03254336 di Ratti Battista (1896/ 1992), si trova nel comune di Besnate nella provincia di Varese sita in percorso viario, Via Alfredo di Dio, Via Alfredo di Dio, presso il campo delle Rimembranze
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bene culturalemonumento ai caduti, a cippo, opera isolata, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
soggettoallegoria del soldato come eroe antico
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 03254336
localizzazioneITALIA, Lombardia, VA, Besnate, BESNATEVia Alfredo di Dio
contenitorepercorso viario, Via Alfredo di Dio, Via Alfredo di Dio, presso il campo delle Rimembranze
datazionesec. XX ; 1924 - 1924 [analisi stilistica; documentazione]; sec. XX ; 1945 (post) - 1945 (post) [analisi stilistica; documentazione]
ambito culturaleambito italiano(analisi stilistica; contesto)
autoreRatti Battista (1896/ 1992),
materia tecnicabronzo/ fusionegranitomarmo
misurecm, alt. 550, largh. 300, prof. 260,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Besnate
dati analiticiMonumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; compare la lista dei caduti. Posteriormente al monumento è posto un muro curvilineo in cemento armato. L’area del monumento ai caduti è delimitata da quattro pilastrini (bombe) collegati fra loro da catene in ferro. Si segnala la presenza di un cannone.Figure maschili: soldati. Armi: spada.
notizie storico-criticheL'11 novembre 1923 fu posta la prima pietra per la costruzione del monumento ai Caduti. Venne costruito al bivio fra Via Roma e Via Libertà. Il monumento raffigurava una donna in bronzo che, fra due colonne troncate, porgeva alloro ed olivo. Su una lapide erano incisi i 24 nomi dei caduti besnatesi. La mole si ergeva su un artistico piedistallo dello scultore Tito Ratti. Il monumento era circondato da un tappeto verde e da una cancellata; ai lati due lampioni. Fu inaugurato il 13 luglio 1924, ma ebbe vita breve: venne requisito dal Governo nel 1941 e quindi fuso per la costruzione di materiale bellico. Dopo la guerra la statua fu rifatta, ma non rappresentava più una donna, bensì un uomo recante nella mano destra una spada alzata al cielo, mentre con la sinistra regge un soldato morente semi sdraiato. Il 14 febbraio 1975 il monumento ai Caduti fu spostato in via Alfredo di Dio nel vecchio cimitero, ora campo delle Rimembranze. Le 16 piante poste in quel luogo, sono a significare: i 24 besnatesi caduti nella guerra del 15-18, il milite ignoto e l'ultima a ricordo di tutti i caduti. L’attuale basamento del monumento insieme alle due colonne sono ancora quelli originali. Battista Ratti (Milano 1896 – Malvaglia 1992): il giovane Titta sentì subito il richiamo dell'arte iniziando l'apprendistato di incisore e di orafo nella bottega di Gaetano Beretta. Dopo aver frequentato la Scuola d'Arte Orafa, nel 1915 si iscrisse nella Scuole di Arti Industriali del Castello Sforzesco di Milano, seguendo i corsi dello scultore Eugenio Pellini (1864-1934); nel 1919 entrò finalmente nell'Accademia di Brera, dove ebbe come maestro il pittore Ambrogio Alciati (1878-1929) e lo scultore Ernesto Bazzaro (1859-1937), che molto influenzò, almeno nel primo periodo, la sua maniera artistica. Nel 1923, terminati gli studi accademici, aprì il suo primo atelier milanese in via Sant'Andrea dove viveva con le sorelle Lucia e, più tardi, Elisa. Con loro tornava frequentemente in Ticino, a Malvaglia, risiedendo, specialmente nel periodo estivo, nella casa paterna e dedicandosi all'alpinismo sulle montagne ticinesi. Iniziò la sua carriera modellando i monumenti ai caduti della Grande Guerra di Broni (1924) e di Besnate (1924) e molte tombe nel cimitero monumentale di Milano. Frequentando lo studio di Ernesto Bazzaro conobbe, attorno agli anni Trenta, il suo conterraneo Remo Rossi (1909-1982) che gli fu sempre amico aiutandolo in parecchie circostanze. Nel 1930 e nel 1931 vinse due borse di studio federali; nello stesso anno realizzò il suo primo monumento pubblico nel Canto Ticino, il Busto del dottor Pasquale Blotti, collocato nei pressi del municipio di Malvaglia. (Puricelli Angelo/ Guenzani Alberto P., Besnate nei secoli: storia, popolazione, istituzioni - Gallarate Nuovi Studi Storici, stampa 1993; AA.VV., Storia di Besnate - Fascicolo illustrativo proloco Besnate - Gallarate Arti grafiche gallaratesi, 1988, p. 65; Foletti Giulio, Titta Ratti, scultore (Milano 1896-Malvaglia 1992) - Comune di Malvaglia 2002).
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 8.7660924008; y: 45.702402245; metodo di georeferenziazione: punto approssimato; tecnica di georeferenziazione: rilievo da foto aerea con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 7-10-2014; (2051065) -ORTOFOTO 2006
definizionemonumento ai caduti, a cippo
denominazioneMonumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
regioneLombardia
provinciaVarese
comuneBesnate
localitaBESNATE
indirizzoVia Alfredo di Dio
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Basilico, Andrea; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Bentivoglio, RaffaellaBentivoglio, Raffaella
anno creazione2014
latitudine45.702402
longitudine8.766092

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