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Opera d'arte allegoria del sacrificio del soldato per la Patria di Minaglia Oreste Silvio (1890/ ?), a Bobbio

L'opera d'arte allegoria del sacrificio del soldato per la Patria di Minaglia Oreste Silvio (1890/ ?), - codice 08 00577632 - 0 di Minaglia Oreste Silvio (1890/ ?), si trova nel comune di Bobbio nella provincia di Piacenza sita in parco, Parco Caduti della Resistenza, Piazza San Francesco, ingresso principale
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bene culturalemonumento ai caduti, a stele, insieme, Monumento ai caduti della prima e seconda guerra mondiale
soggettoallegoria del sacrificio del soldato per la Patria
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00577632 - 0
localizzazioneITALIA, Emilia-Romagna, PC, Bobbio, BOBBIOPiazza San Francesco
contenitoreparco, Parco Caduti della Resistenza, Piazza San Francesco, ingresso principale
datazionesec. XX ; 1925/11/01 (post) - 1929/10/28 (ante) [pubblicazione di riferimento; iscrizione]
autoreMinaglia Oreste Silvio (1890/ ?),
materia tecnicamarmo bianco/ incisionemarmo bianco/ levigaturabronzo/ fusionepietra
misurecm, alt. 720, largh. 490, prof. 490,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Bobbio
dati analiticiDa un cumulo di pietre, a simulare la roccia alpina, si erge una grande stele in marmo bianco che fa da sfondo ad un gruppo scultoreo in bronzo, raffigurante un alpino che sorregge il compagno morente, il quale stringe a sé la bandiera. La scultura poggia sulle pietre scure della base. Sulla sommità del marmo, è posizionata la stella a cinque punte, in metallo, mentre sotto sono incise la dedica e lo stemma di Bobbio, seguite dai nomi dei caduti.Figure: soldati. Abbigliamento: cappello d'alpino; mantellina; giubbe; cintura con giberne; pantaloni; fasce mollettiere; scarponi. Oggetti: bandiera. Allegorie-simboli: Italia. Simboli: stella a cinque punte. Decorazioni: bracieri.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: civile, Identificazione: Comune di Bobbio, Posizione: sulla stele, in alto, Descrizione : Croce latina rossa in campo bianco, simbolo di San Giorgio, e due colombe bianche, una a destra e l'altra a sinistra nella parte alta che si guardano tra loro, simbolo di San Colombano.,
notizie storico-criticheDalle fonti storiche, risalenti al 1925, risulta che Bobbio avesse già commemorato i caduti della prima guerra mondiale con un ricordo, ma presto nacque il desiderio di realizzare un vero e proprio monumento simile agli esempi delle grandi città. La nuova opera doveva sorgere «Sulla Piazza Umberto I, che non sappiamo se cambierà il nome un’altra volta per l’occasione (…)», questo si legge in una fonte coeva (“La Trebbia” del 1 Novembre 1925). L’opera verrà realizzata qualche anno più tardi, come indicato dall’iscrizione riportata sul marmo: ANNO VII (ovvero settimo anno dell’era fascista, che corrisponde al periodo che va dal 29 ottobre 1928 al 28 ottobre 1929). La scultura venne affidata al genovese Silvio Minaglia. Da un vecchio documento fotografico possiamo osservare un primo bozzetto realizzato dallo scultore, dal quale emergono gli elementi aboliti in corso d’opera, come il libro posto al centro della roccia, o modificati. Il monumento di Bobbio è situato in Piazza San Francesco, all’interno di un’area verde recintata. Di fronte all’entrata del giardino, si eleva su un cumulo di pietre, a simulare la roccia alpina, il grande marmo bianco che fa da sfondo ai due alpini in bronzo. Il soldato di sinistra sorregge l’alpino ferito o morente, entrambi stringono la bandiera italiana. All’apice della stele marmorea è poggiata la stella a cinque punte, simbolo dell’Italia unita. Sulla sommità del monumento è incisa la dedica e lo stemma di Bobbio, quest’ultimo un’aggiunta posteriore; originariamente, come attestano le fotografie di quel periodo, in alto erano fissati il fascio littorio e lo stemma del comune, entrambi in bronzo. Sulla stele marmorea sono incisi 104 nomi di soldati, sottufficiali e ufficiali che su diversi settori del fronte caddero nella Grande Guerra del 1915-1918. Si aggiungano ad essi coloro che nel conflitto rimasero feriti o risultarono dispersi. Il numero totale di morti è enorme e molte famiglie furono toccate dalla tragedia. Successivamente vennero collocate anche le lapidi in ricordo dei caduti e dei dispersi nella seconda guerra mondiale. Il monumento è stato sottoposto a numerosi restauri. Bibliografia: "La Grande Guerra. Monumenti e testimonianze nelle province di Parma e Piacenza", Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, grafiche STEP editrice, 2013, scheda di Barbara Salimbeni, p. 155. Sitografia: http://www.ilnotiziariobobbiese.net/wordpress/?p=715; http://www.ilnotiziariobobbiese.net/wordpress/?p=554; http://www.partigiani-piacentini.net/bobbio/index.jspeldoc?IdC=1526&IdS=1549&tipo_cliccato=0&tipo_padre=0&nav=1&css=&pos=1&menu=1
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 9.3863990395; y: 44.769723784; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 20-6-2014; (2123312) -ORTOFOTO 2006- (ht
definizionemonumento ai caduti, a stele
denominazioneMonumento ai caduti della prima e seconda guerra mondiale
regioneEmilia Romagna
provinciaPiacenza
comuneBobbio
localitaBOBBIO
indirizzoPiazza San Francesco
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Salimbeni, Barbara; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Quagliotti, Maria CristinaReferente scientifico: Catalucci, ValentinaCatalucci, ValentinaQuagliotti, Maria Cristina
anno creazione2014
latitudine44.769724
longitudine9.386399

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