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Opera d'arte a Perugia

L'opera d'arte calco, opera isolata - codice 10 00007356 si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, francescano, Convento di S. Farncesco al Prato
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bene culturalecalco, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00007356
localizzazioneItalia, Umbria, PG, Perugia
contenitoreconvento, francescano, Convento di S. Farncesco al Prato
datazionesec. XIX ; 1850 - 1877 [analisi storica; documentazione]; sec. XIX ; 1850 - 1877 [analisi storica]
ambito culturalebottega napoletana, esecutore(documentazione)
materia tecnicagesso/ calco
misurealt. 84, largh. 57, sp. 7
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiFormella rettangolare a bassorilievo definita da una cornice a perle e palmette. Al centro, entro fronte di tempietto, un Santo Monaco, circondato da grottesche e putti.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl monaco effigiato potrebbe essere S.Benedetto, legislatore del Monachesimo cristiano, in parallelo con Mosè, legislatore dell'Antico Testamento, si tenga presente che il Monastero dei SS.Severino e Sossio di Napoli era benedettino. Infatti il calco è tratto da una formella originale lignea decorante il coro della chiesa dei SS.Severino e Sossio di Napoli, eseguito dagli intagliatori Bartolomeo Chiarini e Benvenuto Tortelli fra il 1560 e il 1573, raffig.un monaco,collocata sullo schienale di uno stallo (U.Thieme-F.Becher, vol.VI,1912,pp.486-487; vol.XXXIII, 1939, p.310). La" società Conservatrice dei tre Cori monumentali delle chiese di SS.Severino e Sossio di Napoli, diS.Pietro e di Sant'Agostino di Perugia", aveva depositato presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia venti calchi in gesso (undici tratti dal coro napoletano,cinque da quello di S.Pietro e quattro dal coro di S.Agostino) e l'Accademia nel 1877 ne proponeva l'aquisto per favorire i suoi allievi nello studio dell'ornato (A.A.B.A.P.,VII 1820,fasc.35 c.n.n. e c.n.12) cosa che avvenne nel 1880 da parte del conte Reginaldo Ansidei, pittore e Direttore della Accademia dal 1857 al 1861 e dal 1870 al 1881 (G.Cecchini,1954,p.196). Questi li donò all'Accademia (A.A.B.A.P.,libro dei Donativi,n.4732;idem tit.XV,1820-1880,fasc."Posizione dal 1871 al 1880"). Attualmente nella Gipsoteca sono conservati soltanto due calchi; si presume che gli altri si siano rovinati e quindi siano andati perduti considerando la funzione didattica che i calchi hanno avuto per gli allievi dell'Accademia. Risulta essere particolarmente difficile la formatura sul legno e quindi difficile precisare se a "tassello di creta" o a "tassello di gesso".Quanto alla tecnica è da osservare che venne impiegata quella in uso nel periodo settecentesco,lo testimonia la presenza dell'armatura in canna.In basso a destra compare il n.74,riferentesi ad una numerazione non identificata.
bibliografiaCecchini G.( 1954)p.196
definizionecalco
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: calco, Opera finale/originale:scranno, Autore opera finale/originale: Bartolomeo Chiarini e Benvenuto Tortelli, Data opera finale/originale: ,
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romano M.; Funzionario responsabile: Cicinelli A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Fabri C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fabri C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1980
anno modifica2006
latitudine43.112995
longitudine12.387614

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