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Opera d'arte a Firenze

L'opera d'arte sigillo - codice 09 00073956 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo del Bargello o del Podestà già del Capitano del Popolo, via del Proconsolo, 4, Museo Nazionale del Bargello
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bene culturalesigillo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00073956
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia del Proconsolo, 4
contenitorepalazzo, statale, Palazzo del Bargello o del Podestà già del Capitano del Popolo, via del Proconsolo, 4, Museo Nazionale del Bargello
datazionesec. XIV ; 1323 (ca.) - 1325 (ca.) [analisi storica]
ambito culturalemanifattura toscana, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicabronzo/ doratura
misurealt. 68, largh. 43,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiLa leggenda, in caratteri gotici, è circondata esternamente da coroncina globulare e filetto e internamente da filetto. Nel campo entro un tabernacolo gotico molto elaborato, a forma di dittico, sono raffigurati a destra la Vergine con il Bambino e a sinistra San Donato con il libro nella sinistra e il pastorale nella destra. In alto sopra una mensola incisa tenendo conto di una certa ricerca prospettica l'agnello mistico nimbato con banderuola; in basso sotto un archetto a forma di trilobo sormontato a sua volta da un arco acuto affiancato da due mitre, una a destra e una a sinistra, il titolare con mitra e pastorale, inginocchiato. Verso: Presenta un'ansa con picciolo forato. E' decorato nella parte più esterna da due filetti, una fila di perline, altri due sottili filetti.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl titolare della matrice è da identificarsi con Guido Tarlati di Pietramala vescovo di Arezzo e dal 1312 al 1325. I Tarlati furono un illustre famiglia di Arezzo, di parte ghibellina; il nostro personaggio ebbe un ruolo molto importante nella vita pubblica e politica della città; nel 1323, secondo il Crollalanza (cfr. nota bibl.) , egli s'impadronì della signoria di Arezzo (nella leggenda del sigillo è infatti chiamato "vescovo" e "signore" di Arezzo): ciò fa supporre che la matrice sia stata eseguita dopo il 1323 e che in precedenza quando egli era solo vescovo di Arezzo, abbia avuto un altro sigillo. La matrice, opera di un orafo di prim'ordine, come testimonia la cura con cui è stato eseguito ogni particolare della rappresentazione, può essere presa ad esempio: nel periodo migliore dell'arte gotica i marchi ecclesiastici si arricchiscono infatti di innumerevoli particolari e i personaggi in essi raffigurati sono collocati entro eleganti tabernacoli.
bibliografiaRepetti E.( 1833-1845)IV, pp. 211-212; Crollalanza G. B.( 1886-1890)III, pp. 7-8; Bascapè G. C.( 1955)
definizionesigillo
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia del Proconsolo, 4
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cioni E.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Morena F. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Morena F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1977
anno modifica2006
latitudine43.770667
longitudine11.257850

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