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Opera d'arte a Agliè

L'opera d'arte cornice, opera isolata - codice 01 00207147 si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile, Vecchia Amministrazione, stanza 6: parete d'ingresso
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bene culturalecornice, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00207147
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile, Vecchia Amministrazione, stanza 6: parete d'ingresso
datazionesec. XIX metà; 1853 - 1853 [contesto]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ intaglio/ doraturapastiglia/ doratura
misurealt. 122, largh. 100, prof. 8,
condizione giuridicaproprietà Stato, Castello di Agliè
dati analiticiCornice dorata con ampio sguscio centrale liscio con controprofilo esterno semplicemente delimitato da un gradino liscio mentre la battuta presenta una decorazione a piccole foglie lanceolate.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheIl dipinto è opera di Tommaso De Belly, pittore nato a Cagliari nel 1820 e attivo almeno fino al 1875 ca. L'artista è documentato a Torino nel 1855 e quindi a Casale Monferrato nel 1867 (cfr. G. Stefani, De Belly Tommaso, in La Pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1991, vol. II, p. 789). In città partecipa alle esposizioni organizzate dalla Società Promotrice delle Belle Arti dal 1851 al 1868 e a quelle genovesi dal 1854 al 1868 mentre non risulta aver esposto al Circolo degli Artisti. Privilegia soggetti storici o ritratti di personaggi della Real Casa. I suoi rapporti con la corte sono documentati da due dipinti raffiguranti la "Battaglia di Palestro" del 1871, soggetto già presentato dall'artista alla mostra della Promotrice del 1862, e "Vittorio Emanuele riunisce le provincie italiane", entrambi conservati a Palazzo Reale. Il 25 gennaio 1856 la casa reale acquista due dipinti del De Belly per la somma di £ 1500 che vengono temporaneamente collocati nel regio Guardamobili di Palazzo Reale. Si tratta probabilmente dei due dipinti ricordati nella cartella 2664 del fondo Casa di S. M. (ASTO) alla data 24 luglio 1855: un dipinto ad olio con cornice dorata raffigurante "Gulnara" e un aquerello con "S. M. Vittorio Emanuele II con gli occhi volti alla statua della Fede mentre da la mano ai Suoi Popoli rappresentati da quattro donne in abito reale" (da identificare con il dipinto "Vittorio Emanuele riunisce le provincie italiane" oggi a Palazzo Reale), che risultano però pagati 600 lire ciascuno. De Belly aveva infatti presentato al pubblico della XIV Esposizione della Promotrice torinese il dipinto raffigurante "Gulnara", esposto con il numero 124 e il prezzo di 800 lire, da identificare verosimilmente con il dipinto di analogo soggetto acquistato per 400 lire dal Duca di Genova Ferdinando nel 1854: "Somma impiegata dalla fu S. A. R. il Duca di Genova in acquisto d'oggetti di Belle Arti dall'anno 1850 a tutto il 1854. 1854. All'Esposizione in Torino ...Al Capit.o De Belly Quadro ad olio La Gulnara 400" (ASTO, Archivio Duca di Genova, Carte Varie, mazzo 45, fasc. 2). L'opera rappresentava probabilmente una replica della "Gulnara che tenta di uccidere il sultano" presentata alla IV Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti di Genova nel 1854 (sala 6, n. 333) al prezzo di 1000 lire. Il dipinto torinese dovrebbe quindi coincedere con l'opera ora al castello di Agliè, che compare con il titolo "Gulnara" a partire dal "Catalogo dei dipinti..." compilato dal pittore Sampietro nel settembre 1855: la tela ad olio è segnalata al numero 113 nella "Sala dei Buffetti" con il titolo "Gulnara di Bayron/ nel poema il Corsaro". La mancanza del nome dell'autore e del titolo specifico non ne consentono l'identificazione nei successivi inventari del 1876, 1908 e 1927 mentre è nuovamente riconoscibile nel 1964, quando compare in un "Corridoio dopo cortile interno" col numero 1728: "Dipinto olio su tela entro cornice dorata. Raffigurante una donna in parte svestita, colla mano sinistra appoggiata alla nuca e la destra su un tavolino mentre serra un pugnale Base m. 0,84x1,07 50.000". Registrato nel 1984 nella stanza n. 5 della "Vecchia Amministrazione" al secondo piano nobile, ora si trova in deposito nel locale n. 6. La decorazione della cornice a piccole foglie lanceolate nella battuta interna e sguscio centrale liscio molto ampio con controprofilo esterno semplicemente delimitato da un gradino liscio, risale alla metà del XIX secolo come ha messo in evidenza Carlotta Craveri nella sua tesi di laurea riguardante l' "Analisi del patrimonio di corniceria conservato presso la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino" (1994-1995).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Agliè
bibliografiaStefani G.( 1991)v. II p. 789; Gabrielli E.( 2001)p. 83
definizionecornice
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Manchinu P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2006
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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