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Opera d'arte a Torino

L'opera d'arte porta, ad un battente, serie - codice 01 00206452 si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in villa, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M, Anticamera verso levante - 27: parete nord; parete sud
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bene culturaleporta, ad un battente, serie
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00206452
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoNR (recupero pregresso)
contenitorevilla, museo, Villa della Regina, Compendio di Villa della Regina, NR (recupero pregresso), Piano primo, Appartamento di S.M, Anticamera verso levante - 27: parete nord; parete sud
datazionesec. XVIII seconda metà; 1750 - 1799 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicalegno/ intaglio/ pittura/ doratura
misurealt. 268, largh. 112, prof. 3.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiSerie di quattro porte a due battenti decorati da quattro riquadri rettangolari con ornato a rombo e sei riquadri quadrati con ornato ottagonale con profili dorati e fondo grigio.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNella parete sud della stanza 27, a destra, si trova una porta finta a due battenti con cinque riquadri decorati ad ottagoni e rombi dipinti in grigio con profili dorati, indicata nell'inventario corrente con il numero 27.13. A sinistra, nella stessa parete, è incernierata una porta analoga a due battenti (27.12 A - 27.12 B); altre due porte identiche si aprono sulla parete nord (27.18, 27.19 A - 27.19 B). L'unica descrizione di queste porte è registrata nei "Testimoniali di Stato della Vigna della Regina ed annesso Palazzo Chiablese" (ASTO, Corte, Istituti Assistenza e Beneficenza - cat. 11, m. 653) compilati nel 1864, dai quali risulta inoltre che l'apertura verso la camera 28 era "munita di doppia porta in quattro parti a panelli e dipinto ad arabeschi contornati da membrature dorate su fondo bigio". Questa porta del tipo a soffietto è l'unica citata nell'"Inventario di tutti li mobili, oggetti di addobbamento ed altri diversi di Regia Spettanza esistenti nel Palazzo della Vigna Reale detta della Regina e nelli fabbricati dipendenti, posti sotto la custodia del Concierge sig. Felice Boozoky" (ASTO, Corte, Archivi Privati, Castelli Berroni - m. 19) nel 1845 dove però risulta collocata verso il vano scala: "Una Porta in quattro parti in legno colorito bigio con piccoli cornici dorate munite di tre anelli di metallo, serratura a chiave e crocco, posta all'uscita verso la scaletta". Attualmente questa porta non è più in loco. Nel 1942 Eugenio Olivero ricorda ancora che "le quattro porte e le due porte vetrate sono decorate nello stesso sobrio modo di quelle della camera precedente L [30]" (E. Olivero, La Villa della Regina in Torino, Torino 1942, p. 27). Le porte sono realizzate in legno di pioppo; in alcuni casi la ferramenta sembra sostituita come nel caso delle serrature e delle mostrine delle porte 27.19 A - 27.19 B e 27.18. A quest'ultima porta sono stati sostituiti in epoca recente anche due cardini sul lato sinistro (in basso e al centro) mentre gli altri sono originali. La porta che si apre verso la stanza 28 (parete nord: 27.19 A-27.19 B) è stata fotografata da Vincenzo Piccione ancora in situ nel 1995 (SBAS TO 142309).I risultati delle analisi compiute dal dott. Stefano Volpin su alcuni campioni prelevati da porte, sovrapporte e cornici con intagli dorati e policromi, hanno evidenziato la presenza di uno spesso strato preparatorio composto almeno da quattro stesure sovrapposte di gesso e colla animale sul quale si stende un uniforme strato pittorico grigio azzurro composto da una matrice chiara di biacca data a tempera (una tempera grassa), entro la quale sono disperse piccolissime particelle blu, cioè un pigmento composto da un colorante organico assorbito su calcite, una sorta di "lacca azzurra" come quella individuata nel corso delle precedenti analisi condotte sulle boiseries della Villa.Nelle parti dorate lo strato preparatorio, composto sempre da gesso e colla animale, è ricoperto da un sottile strato di colore rosso-arancione formato da una miscela di terre argillose ricche di ossidi di ferro e leganti organici proteici. Si tratta quindi di uno strato di bolo rosso che sottende la foglia d'oro stesa con la tradizionale tecnica a guazzo su bolo. La lamina metallica è composta da oro puro e appare particolarmente assotigliata e disomogenea. Su questa è stata infine stesa una sottile pellicola di colore bianco composta da biacca in un legante organico di natura oleo-proteica.
bibliografiaOlivero E.( 1942)p. 27
definizioneporta, ad un battente
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Manchinu P.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Manchinu P. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2007
latitudine45.071707
longitudine7.678011

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