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Opera d'arte a Vercelli

L'opera d'arte custodia di calice, opera isolata - codice 01 00031241 B si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalecustodia di calice, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00031241 B
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Vercelli
datazionesec. XVIII ultimo quarto; 1779 (post) - 1793 (ante) [punzone; bibliografia fonte archivistica analisi stilistica]
ambito culturalebottega piemontese(punzone; bibliografia; fonte archivistica; analisi stilistica; contesto)
materia tecnicalegno/ laminazionecuoiocarta/ stampo/ pittura
misurealt. 28, diam. 17.5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiStruttura composta da due elementi incernierati, chiusi da ganci metallici a uncino: il, primo, basso, a sezione circolare, contiene la patena, il secondo, di forma cilindrica, ospita il calice. E'costituita da un'anima di legno rivestita esternamente in cuoio; internamente è rivestita in carta stampata con motivo a fiori rossi.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLe marche d'assaggio in vigore nello stato sabaudo fino al 1793 e le iniziali di Bartolomeo Bernardi, nominato assaggiatore presso la Zecca di Torino nel 1779, permettono di limitare entro queste due date la fabbricazione del calice (cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 29, tav. III, figg. 8, 10 e 11, tav. V, fig. 8). La rigidità degli elementi decorativi, tipica della produzione dell'ultimo quarto del secolo, si adegua al gusto che a Torino ebbe in Giambattista Boucheron, direttore delle Oreficerie Reali, l'esponente più in vista. La mancanza di parti dorate, che però potrebbero essere abrase o coperte da una vecchia riargentatura, non permette di identificare con certezza il calice con quello "d'argento dorato in diverse parti, con sua patena, e custodia" donato il 3 agosto 1789 da Teresa Turchetti assieme ad altri oggetti fra cui "una scatola d'argento lavorata" (cfr. Archivio del Collegio, Ordinati dal 1765 al 1798, fol. 102). L'assonanza di gusto fra il calice e la scatola (cfr. scheda 0100031242) rende però plausibile questa ipotesi. Teresa era sorella di don Giuseppe Turchetti, cappellano della confraternita, che con testamento dell'11 luglio 1789 aveva lasciato il Collegio delle Orfane erede della somma di circa 15.000 lire (cfr. Archivio della Confraternita di San Giuseppe, dattiloscritto "Legati religiosi").
bibliografiaBargoni A.( 1976)p. 29
definizionecustodia di calice
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Natale V.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1983
anno modifica2006

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