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Opera d'arte a Vercelli

L'opera d'arte bacino, frammento - codice 01 00023712 si trova nel comune di Vercelli, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Casa Alciati, via Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Magazzino.
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bene culturalebacino, frammento
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00023712
localizzazioneItalia, Piemonte, VC, Vercellivia Verdi, 30
contenitorepalazzo, Casa Alciati, via Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Magazzino.
datazionesec. XVI ; 1500 - 1599 [analisi stilistica]
ambito culturalebottega padana(analisi stilistica)
materia tecnicaceramica/ invetriatura/ graffito/ ingobbio/ pittura
misurediam. 42, sp. 1.4
condizione giuridicaproprietà mista pubblica/privata, Fondazione Istituto di Belle Arti e Museo Leone
dati analiticiBacino tronco-conico conservato all'incirca per metà, dotato di fondo piano; pareti diritte e non molto svasate e piccola tesa inclinata con orlo ingrossato. Non è certo se il bacino fosse dotato di prese. L'impasto è di colore arancio vivo, resistente, a frattura netta, contenente rari inclusi di sabbia quarzosa e granuli ferrosi. L'esterno è nudo ma incrostato da uno strato di sabbia. All'interno è distribuito un ingobbio bianco su cui è distribuita da una vetrina color avorio. La decorazione, realizzata a punta e a stecca, comprende sul bordo un motivo di bande disposte in diagonale, mentre il cavetto reca un grande nastro centrale parallelo al bordo intersecato da latri due nastri ondulanti. Il motivo del fondo, incompleto, non è decifrabile; si tratta forse di fogliame. I colori sono il verde ramina e il giallo ferraccia disposti con cura a seguire le linee del disegno e ad essi si aggiunge il marroncino dello sfondo steccato.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheStabile angolo N-E di piazza Cavour, cantina, unità 71, fase VI. Il frammento è stato rinvenuto nel corso dello scavo condotta dall'Istituto di Archeologia dell'Università di Torino e diretto dalla Dott.ssa Negro Ponzi Mancini, sul sito della cantina dello stabile al n. 10 di Piazza Cavour di Vercelli. La giacitura, in uno strato di riempimento assai tardo, contenente materiali compresi fra la fine del XV e il XIX secolo, malgrado una netta preponderanza di reperti cinquecenteschi, non autorizza un'attribuzione cronologica precisa. La "graffita a stecca", in particola modo, rinvenuta abbondantemente a Vercelli, non trova confronto nello scavo pavese della torre Civica (S. NEPOTI, Le ceramiche post-medievali rinvenute negli scavi della Torre Civica di Pavia, in "Archeologia medievale", Firenze 1978, pp. pp. 171-218). Inoltre essa nbon sembra confrontabile con la "graffita a stecca di tipo padano", così definita dal Mannoni (T. MANNONI, La ceramica medievale a Genova e nella Liguria, Genova-Bordighera 1975, pp. 96-98) e da questi attribuita al 500 per l'associazione in strato con la maiolica ligure. La nostra "garffita a stecca" sembra avvicinarsi maggiormente al gusto delle graffite "a fondo ribassato", anch'esse cinquecentesche, frequentgi in Veneto e in Lombardia (A. MOSCHETTI, Della ceramica graffita padovana, in "Padova ", IV, 1931, p. 135; C. BARONI, Ceramiche italiane minori del Castello Sforzesco, Milano 1934, nn. 23-27, 99, 122, 197, 200-202). Rispetto alla graffita a punta, è possibile che tale produzione sia più tarda di qualche decennio, tenendo conto della maggiore complessità dei motivi decorativi che tendono a riempire tutto lo spazio disponibile, con una for,ma di "horror vacui" tipica appunto del "fondo ribassato". La grande varietà dei motivi decorativi, riscontrabili anche nelle graffite a punta, testimonia invece di un acerta ricercatezza pur all'interno di un tipo di ceramica da mensa che doveva essere assai diffuso e non eccessoivamente costoso (Torino, Istituto di Archeologia, L. VASCHETTI, Problemi di stratigrafia urbana: un saggio nel centro storico di Vercelli, pp. 215-216).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, VC, Vercelli
bibliografiaMoschetti A.( 1931)p. 135; Baroni C.( 1934)nn. 23-27, 99, 122, 197, 200-202; Mannoni T.( 1975)pp. 96-98; Nepoti S.( 1978)pp. 171-218
definizionebacino
regionePiemonte
provinciaVercelli
comuneVercelli
indirizzovia Verdi, 30
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vaschetti L.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1980
anno modifica2007
latitudine45.326892
longitudine8.422343

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