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Opera d'arte a Chieri

L'opera d'arte pisside, opera isolata - codice 01 00017852 si trova nel comune di Chieri nella provincia di Torino
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bene culturalepisside, opera isolata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00017852
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Chieri
datazionesec. XVIII ; 1733 (post) - 1753 (ante) [punzone; analisi stilistica]
ambito culturalebottega piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicaargento/ fusione/ punzonatura/ doratura/ sbalzo
misurealt. 30, diam. 12.5,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiPiede a sezione circolare con gradino baccellato. La fascia esterna presenta un motivo cesellato a girali vegetali; fascia interna liscia. Fusto percorso da un ndo a vaso con baccellatura nella parte inferiore e motivi vegetali cesellati nella parte superiore, globulare. Nella parte inferiore del fusto girali vegetali cesellate, analoghe a quelle del piede. Coppa con motivi decorativi vegetali cesellati nella parte inferiore, il rimanente liscio. Coperchio connesso da cerniera presenta una fascia con decoro analogo alla coppa ed una, superiore, baccellata. Croce latina con estremità trilobate apicale.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: punzone, Qualificazione: saggiatore, Identificazione: Regno di Sardegna/ Zecca di Torino/ Giovanni Damodè, Posizione: piede/ interno, Descrizione : stemma di Savoia semplice coronato/ affiancato dalle inziali G e D, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: punzone, Qualificazione: argentiere, Identificazione: Regno di Sardegna, Posizione: piede/ interno, Descrizione : cervo sormontato da corona chiusa,
notizie storico-criticheLa pisside presenta, all'interno del piede, il marchio di assaggio di Giovanni Damodè, riconoscibile per la presenza delle iniziali G e D ai lati dello stemma di Savoia semplice coronato, in uso nel Regno di Sardegna sino al 1793. Il Damodè fu mastro orefice argentiere e, dal 1733 al 1753, assaggiatore della Zecca di Torino, cfr. A. Bargoni, Argenti, in V. Viale (a cura di), Mostra del Barocco Piemontese, catalogo della mostra, Torino, 1963, p. 7, fig. A-5; A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 25, tav. I, 3. Il punzone dell'argentiere con un cervo di profilo incoronato non è stato identificato. Sia il marchio di assaggio che il punzone dell'argentiere compaiono anche sul calice conservato nella sacrestia della cappella dell'Istituto che, presenta, tuttavia, un decoro molto più semplice. Il calice, pertanto, dalla forma molto semplice che denota un uso quotidiano, è databile al secondo quarto del XVIII secolo.
bibliografiaBargoni A.( 1963)p. 7; Bargoni A.( 1976)p. 25
definizionepisside
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneChieri
ente schedatoreR01
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Guala P.; Funzionario responsabile: di Macco M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Facchin L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Facchin L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1979
anno modifica2006

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