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| bene culturale | paratoio, insieme |
| tipo scheda | OA_3.00 |
| codice univoco | 10 00042621 |
| localizzazione | Italia, Umbria, PG, Perugia |
| datazione | sec. XV ; 1472 - 1472 [bibliografia] |
| autore | Di Francesco Giusto di Incisa (notizie sec. XV), Di Filippo Giovanni da Fiesole (notizie sec. XV), |
| materia tecnica | legno di noce/ intaglio/ intarsio |
| misure | alt. 235, largh. 900, |
| condizione giuridica | proprietà Ente pubblico non territoriale |
| dati analitici | Il mobile, costituito da due fasce di pannelli decorati sovrapposti, è sormontato da una cornice con iscrizione. I nove pannelli della parte superiore sono suddivisi da paraste scanalate e rudentate terminanti con capitelli scolpiti; essi sono decorati a intarsio con motivi floreali ad eccezione dei tre pannelli centrali che recano intarsiati la Crocifissione al centro e ai lati San Pietro e San Girolamo. I sette pannelli della parte inferiore (gli spazi terminali sono occupati uno da una porta e l'altro da una mensola) sono decorati anch'essi ad intarsio con motivi floreali ad eccezione di tre centrali che recano la croce con i simboli del martirio e quelli dell'Eucarestia e che sostengono un piano di appoggio rivestito di cuoio bulinato a disegni geometrici e floreali. Il tutto poggia su una predella il cui bordo è caratterizzato da motivi geometrici. Infine sui due capitelli ai lati del pannello centrale sono raffigurati in uno lo stemma dela famiglia Vibi committente dell'opera (scudo a strisce verticali bianche e azzurro), e nell'altro quello di S. Pietro (tiara e chiavi decussate su fondo rosso).NR (recupero pregresso) |
| notizie storico-critiche | Il mobile in esame, di squisita fattura, è dovuto all'opera di artisti toscani e marchigiani. E' citato dalle fonti locali a partire dal Siepi (1822) e dal Manari (1865) il quale ne pubblica il documento di pagamento. Gli specchi a tarsia dell'armadio risultano eseguiti a Firenze, con molta probabilità nella bottega dove lavorarono i due intagliatori fiorentini, che li montarono poi in luogo. Il bancone risponde ad una coerenza di equilibrio ed unità stilistica eccezionale. La committenza è della famiglia Vibi di Montevibiano come si ricava dallo stemma su un capitello delle lesene centrali. |
| bibliografia | Manari L.( 1865)n. IX pp. 254-256; Cantelli G.( 1973)p. 52; Trionfi Honorati M.( 1992)pp. 278-279 |
| definizione | paratoio |
| regione | Umbria |
| provincia | Perugia |
| comune | Perugia |
| ente schedatore | S38 |
| ente competente | S38 |
| autori della catalogazione | Compilatore scheda: Marcellino Livia; Funzionario responsabile: Arch. Aprato Germana; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Fabri C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fabri C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
| anno creazione | 1994 |
| anno modifica | 2006 |