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Opera d'arte di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), a Firenze

L'opera d'arte di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), - codice 09 00348865 di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
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bene culturalecontroviolino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00348865
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
datazionesec. XX ; 1908 - 1908 [iscrizione]
autoreDe Zorzi Valentino (1837/ 1916),
materia tecnicalegno di abete/ intaglio, verniciaturalegno di acero/ intaglio, verniciaturalegno di pero/ tornitura, verniciaturalegno di ebano/ piallatura
misurecm, alt. 868, largh. 305,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Istruzione, dell'Universita e della Ricerca
dati analiticiLa tavola armonica è in due pezzi di Abete rosso a taglio sub - radiale con venatura convergente verso la commettitura, con spessore medio e molto regolare. Non sono presenti perni di posizionamento. Le "effe" sono inclinate, con aste larghe e affusolate alle estremità, soprattutto le superiori. Il fondo è in due pezzi simmetrici di Acero a taglio sub - radiale con marezzatura media discendente dal centro verso i bordi. Non sono presenti perni di posizionamento. La nocetta, originale e integra, ha forma un po' schiacciata e asimmetrica. Nella vista laterale presenta un lieve risalto rispetto al piano del fondo. Le sei fasce sono di Acero a taglio sub - tangenziale con marezzatura media discendente dal bordo berso la tavola armonica. Il manico è originale, di Acero con marezzatura media obliqua rispetto al piano del manico. La testa è innestata "a sfumatura" sul manico ed è di Acero simile a quello del fondo. Il riccio è simmetrico e accuratamente rifinito. La vernice è di colore bruno con forti striature e disomogeneità.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: di liutaio, Identificazione: De Zorzi Valentino, Quantità: 7, Posizione: nocetta, tavola, unione fasce inferiori, cassa, fondo, zocchetto superiore, interno scatola piroli, Descrizione : V.D.Z. incorniciato da un rettangolo formato da punti,
notizie storico-criticheIl 7 Dicembre 1911 il Ministero autorizza il Conservatorio ad accettare il dono del controviolino del 1908 da parte di De Zorzi, mentre altri quattro vengono donati nel 1932 dal Conte Vieri Ganucci Cancellieri, per il quale viene proposta un'onorificenza ufficiale in segno di ringraziamento. Non è noto come ai cinque controviolini così raccolti se ne sia aggiunto un sesto. L'aggiunta deve comunque avvenire entro il 1939 quando i sei controviolini compaiono nell'elenco degli oggetti imballati dalla ditta Alfredo Massai in vista del trasferimento presso i depositi antibombardamenti della Soprintendenza alle Gallerie e Musei di Firenze. Il 30 Giugno del 1949 Alfredo Del Lungo presenta una fattura per il restauro di cinque controviolini. Nel 1968, nell'ambito dei restauri commissionati in seguito all'alluvione del 1966, Alfredo Del Lungo presenta una fattura per la riparazione del controviolino del 1909. Un mese più tardi sempre Del Lungo si occupa del controviolino del 1908 effettuando alcune incollature tra tavola armonica e fasce, rinfrescando la vernice, rimettendo le corde e registrando l'anima. Solo due dei sei controviolini della collezione vengono esposti alla mostra del 1980: si tratta degli strumenti del 1904 e del 1908. Il controviolino rappresenta il tentativo di realizzare uno strumento da gamba di taglia intermedia tra la viola e il violoncello (accordatura Mi3, La2, Re2, Sol1, un'ottava sotto il violino). Dopo più di due anni di intervallo De Zorzi torna a realizzarre un controviolino. Si rimette al lavoro tra il 1907 e il 1908, come si evince dalla firma sulla tavola superiore sotto la tastiera accompagnata dalla data del 1907, e dal cartello a stampa che attesta il completamento nell'anno successivo al quale a mano è aggiunto "Credo questo sia perfezionato". Al di là della fattura accurata e del materiale scelto crediamo che tale affermazione da parte del costruttore si debba riferire sia alla stabilizzazione del modello che all'ulteriore riduzione delle misure assolute importanti nell'ottica del liutaio e del progetto iniziale. E' interessante notare che, secondo i risultati degli esami dendrocronologici, il liutaio sembra aver utilizzato legno antico, probabilmente ricavato da un manufatto, per tutti i controviolini della collezione.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaBargagna L.( 1911)pp. 23-24, n. 14 bis; Gai V.( 1969)pp. 112-113, n. 30; Antichi strumenti( 1981)p. 57, n. 30
definizionecontroviolino
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Rossi-Rognoni G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Paolilli C./ Manco C. (2
anno creazione2001
anno modifica2006; 2010
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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