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Opera d'arte di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), a Firenze

L'opera d'arte di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), - codice 09 00348827 di De Zorzi Valentino (1837/ 1916), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
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bene culturalecontroviolino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00348827
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, chiesa e monastero di S. Niccolò di Cafaggio, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, deposito
datazionesec. XX ; 1910 - 1910 [iscrizione]
autoreDe Zorzi Valentino (1837/ 1916),
materia tecnicalegno di acero/ intaglio, verniciaturalegno di pero/ intaglio, verniciaturalegno di abete/ intaglio, verniciatura
misurecm, alt. 86.4, largh. 30.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Istruzione, dell'Universita e della RicercaConservatorio di musica "Luigi Cherubini"
dati analiticiLa tavola armonica è in due pezzi simmetrici di Abete rosso a taglio radiale privo di indentature e con venatura lievemente convergente verso la commettitura, con spessore piuttosto irregolare. Non sono presenti perni di posizionamento. Le "effe" presentano un'ulteriore modificazione del disegno dell'asta. Il fondo è in due pezzi simmetrici di Acero a taglio tangenziale con marezzatura media fortemente discendente dal bordo verso la commetittura. Le punte sono simili a quelle della tavola, così come il filetto, il cui incasso presenta un andamento a tratti un po' ondulato. La nocetta è molto piccola, a forma di campana, ma chiusa con due tacche alla base, lievemente asimetrica e dotata, nella vista laterale, di lieve risalto. Le sei fasce sono di Acero a taglio tangenziale con marezzatura media discendente dalla tavola armonica verso il fondo. Il manico è di Acero a marezzatura media e obliqua. La testa, di Acero simile a quello del fondo, è innestata a "sfumatura" sul manico con una lunga doppiatura delle ganasce. Il riccio presenta una lieve asimmetria con il perno di destra poco più allungato di quello di sinistra. La vernice è di colore bruno arancio.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: di liutaio, Identificazione: De Zorzi Valentino, Quantità: 8, Posizione: commettitura, unione fasce, nocetta, cassetta piroli, cassa, tavola, fondo, zocchetto superiore, Descrizione : V. D. Z. incorniciato da un rettangolo formato da punti,
notizie storico-criticheIl 7 Dicembre 1911 il Ministero autorizza il Conservatorio ad accettare il dono del controviolino del 1908 da parte di De Zorzi, mentre altri quattro vengono donati nel 1932 dal Conte Vieri Ganucci Cancellieri, per il quale viene proposta un'onorificenza ufficiale in segno di ringraziamento. Non è noto come ai cinque controviolini così raccolti se ne sia aggiunto un sesto. L'aggiunta deve comunque avvenire entro il 1939 quando i sei controviolini compaiono nell'elenco degli oggetti imballati dalla ditta Alfredo Massai in vista del trasferimento presso i depositi antibombardamenti della Soprintendenza alle Gallerie e Musei di Firenze. Il 30 Giugno del 1949 Alfredo Del Lungo presenta una fattura per il restauro di cinque controviolini. Nel 1968, nell'ambito dei restauri commissionati in seguito all'alluvione del 1966, Alfredo Del Lungo presenta una fattura per la riparazione del controviolino del 1909. Un mese più tardi sempre Del Lungo si occupa del controviolino del 1908 effettuando alcune incollature tra tavola armonica e fasce, rinfrescando la vernice, rimettendo le corde e registrando l'anima. Solo due dei sei controviolini della collezione vengono esposti alla mostra del 1980: si tratta degli strumenti del 1904 e del 1908. Il controviolino rappresenta il tentativo di realizzare uno strumento da gamba di taglia intermedia tra la viola e il violoncello (accordatura Mi3, La2, Re2, Sol1, un'ottava sotto il violino). La costruzione della strumento del 1910 costituisce l'ultimo esemplare in ordine di tempo che sia presente nella collezione. Dalla sua osservazione si notano analogie con il modello del 1908, sia per il contorno, sia per le "effe" cui da tempo dedica attenzione particolare. Il liutaio aveva però evidentemente raggiunto una stabilizzazione generale del modello, già dal precedente esemplare "perfezionato", in quanto si rilevano qui solo alcune minime ulteriori riduzioni delle misure e, al contrario, un leggero aumento del diapason.E' interessante notare che, secondo i risultati degli esami dendrocronologici, il liutaio sembra aver utilizzato legno antico, probabilmemnte ricavato da un manufatto, per tutti i controviolini della collezione.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaGai V.( 1969)pp. 113-114, n. 31
definizionecontroviolino
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bognetti L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Paolilli C./ Manco C. (2010),
anno creazione2001
anno modifica2006; 2010
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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