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Opera d'arte Testa del Battista in un bacile di Consani Vincenzo (1818/ 1887), a Firenze

L'opera d'arte Testa del Battista in un bacile di Consani Vincenzo (1818/ 1887), - codice 09 00225244 di Consani Vincenzo (1818/ 1887), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
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bene culturalescultura
titoloTesta del Battista in un bacile
soggettotesta di San Giovanni Battista in un bacile
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00225244
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
datazionesec. XIX ; 1840 - 1840 [data]
autoreConsani Vincenzo (1818/ 1887),
materia tecnicamarmo/ scultura
misurecm, alt. 41,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: San Giovanni Battista.
notizie storico-criticheIl marmo venne realizzato nel 1840 su commissione di Carlo Lodovico di Borbone, Duca di Lucca, protettore con la sua famiglia del Consani giovinetto. Dopo essere stato esposto nel 1842 all'Accademia di Belle Arti, insieme con un ritratto virile in marmo, sempre del Consani, la scultura venne collocata nel Palazzo Ducale di Lucca. Subì poi la stessa sorte di altri due opere dello scultore di proprietà di Borbone ("Ritratto di Maria Luisa di Borbone"e "Testa di Michelangelo", Cat. Gen. 717 e 716) e fu poi trasferita nel 1856 nel Palazzo della Crocetta a Firenze, dopo essere stato acquistato dal granduca. Prima di arrivare alla Galleria d'arte moderna, ci fu un ulteriore passaggio all'Accademia di Belle Arti, poi Galleria Antica e Moderna. Al suo apparire all'esposizione del 1842, Montazio notava che l'opera era "tutta spirante verità". Anche l'Insunnia ammirava l'attenzione data alla trattazione dei particolari dell'incarnato e dei mossi capelli, che pure non toglieva nulla ad un generale effetto di "maestà religiosa". L'esecuzione accurata e la precisazione dei dati naturali, non nasceva tuttavia da uno studio diretto del vero, ma veniva invece assunta e nobilitata dal filtro della tradizione seicentesca, recuperata in quegli anni ed appunto in questa direzione a Firenze. Tale stile venne scelto dal Consani, che spesso si mostrava capace di gestire con disinvoltura ed equilibrio la sua naturale vena realistica, proprio perché il più adatto per trattare un tema in cui si potevano unire vari elementi: sentimento religioso, drammaticità, effetti al limite del macabro.
bibliografiaGazzetta Firenze( 1842); Izunnia M.( 1842); Valtancoli Montazio E.( 1942); Descrizione oggetti( 1869)p. 50, n. 7; Vita opere( 1888)pp. 9, 42; Cultura neoclassica( 1972)pp. 147-148, n. 9
definizionescultura
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Caputo Calloud A.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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