Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Statua di Giordano Bruno di Ferrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929), a Roma

L'opera d'arte Statua di Giordano Bruno di Ferrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929), - codice 12 00827836 di Ferrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in Palazzo, Espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Sala di Giordano Bruno
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalescultura, opera isolata
titoloStatua di Giordano Bruno
soggettostatua per il monumento a Giordano Bruno
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00827836
localizzazioneItalia, RM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorePalazzo, Espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131, Sala di Giordano Bruno
datazioneXIX ; 1887 - 1887 [data]
autoreFerrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929),
materia tecnicaGesso
misurealt. 400, largh. 135, prof. 135,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticistatua del Giordano Bruno incappucciato e con un volume stretto nelle mani
notizie storico-criticheIl gesso di proprietà Gnam è il bozzetto preparatorio per la statua di Giordano Bruno, parte integrante del monumento del pensatore posto nella piazza di Campo dei Fiori a Roma. L'iconografia del filosofo si presenta sotto molteplici aspetti: il pensatore, il filosofo rinascimentale, il ribelle, l'eretico, il martire, il sostenitore del libero pensiero, il precursore del pensiero laico moderno.Il primo bozzetto di Ferrari (in relazione al progetto del Numero Unico del 1885, cfr. Berggren, Sjöstedt, op. cit. 1996, fig. 118 p.127) proponeva un Giordano Bruno con il braccio destro alzato, nel classico gesto dell'oratore, in atto di parlare alla folla e persuadere alla rivolta; tale iconografia poco gradita dalla commissione comunale fu modificata dallo stesso Ferrari che presentò nel 1886, eliminando ogni allusione alla sua rivoluzionaria e profetica predicazione, un "Bruno filosofo", una figura chiusa in sé, incappucciata nel saio, con il libro, custode del suo pensiero, stretto nelle mani e lo sguardo dritto e determinato.Nel "Contratto di Ettore Ferrari per il Monumento a Giordano Bruno" datato 7 marzo 1886 (cfr. Berggren, op. cit. 1991, Appendice III pp.268-269) sono definite puntualmente le varie caratteristiche dell'opera : "… Il monumento si compone di un basamento sormontato dalla statua di Bruno; di tre bassorilievi; di otto medaglioni - ritratti; di un iscrizione di un simbolo ornamentale sul davanti. I soggetti dei bassorilievi e dei medaglioni come la iscrizione saranno dati dal Comitato. …L'altezza del monumento non sarà minore di metri 8 e cm 50. La statua del Bruno non avrà meno di metri 3, ed il piedistallo non sarà minore di metri 5 e cm 50 circa d'altezza…" riservando allo scultore la facoltà di poter fare, al progetto presentato al Comitato, tutte quelle modifiche ritenute necessarie per migliorarlo artisticamente.La collocazione e l'orientamento del monumento furono variamente modificate durante l'intera gestazione dell'opera stessa. Il filosofo infatti fu rappresentato nell'atto di camminare per attraversare la piazza e raggiungere il centro dove era effettivamente avvenuto il martirio. Nel definitivo spostamento il monumento si trovò posizionato proprio nel mezzo di Campo dei Fiori. L'iconografia del filosofo non avrebbe più avuto senso trovandosi nel punto esatto del rogo, ma a poca distanza dall'inaugurazione sia il gesso della statua che quelli dei rilievi, in attesa solamente della fusione, non si sarebbero potuti modificare. Una nuova interpretazione dell'iconografia fu offerta alla statua anche grazie alla sua posizione. Attraverso il prolungamento dell'asse centrale della piazza dove era posto Bruno si trova il Vaticano, quindi il filosofo non puntando più il suo sguardo verso il rogo si rivolgeva direttamente verso il suo oppositore, rafforzando così l'intento anticlericale (cfr. Berggren, Sjöstedt, op. cit. 1996, pp. 177-178).Il modello in gesso fu esposto nello stesso anno dell'inaugurazione nel 1889 all'Exposition Universelle di Parigi; l'iscrizione in basso a destra riporta la data massonica del 2640, le prime due lettere AR si riferiscono all'anno romano, la cui numerazione inizia dalla fondazione di Roma cioè al 753 a.C.. La data massonica si ottiene infatti dalla somma dell'era volgare "1887" e dell'anno della fondazione di Roma "753".L'inaugurazione del Monumento a Giordano Bruno nella piazza Campo dei Fiori a Roma avvenne il 9 giugno 1889, testimoniata dall'epigrafe "IL GIUGNO MDCCCLXXXIX A BRUNO IL SECOLO DA LUI DIVINATO QUI DOVE IL ROGO ARSE", posta sulla base del monumento e dettata dal filosofo Giovanni Bovio.Nel 1999 il gesso è stato restaurato per l'allestimento della sezione del secondo Ottocento della Galleria Nazionale d'Arte Moderna.Esiste inoltre anche un altro "Bozzetto della statua del monumento a Giordano Bruno" (Gesso, h. 40 ca., Coll. privata, Roma. Cfr. La Romania per Ettore Ferrari, cat. mostra a cura di E. Passalalpi Ferrari, Roma, Accademia di Romania, 1994, p. 165).
altra localizzazioneprovenienza: Italia, RM, Roma
definizionescultura
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
provvedimenti tutelaDM (L. 1089/1939 art. 5), 15/5/1980
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: gesso preparatorio, Opera finale/originale:Moumento a Giordano Bruno, Data opera finale/originale: , Collocazione opera finale/originale: Roma, Campo dei Fiori,
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Sepe S.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: Sepe S. (2011);
anno creazione2007
anno modifica2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Roma
  • opere d'arte nella provincia di Roma
  • opere d'arte nella regione Lazio