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Opera d'arte Sacra famiglia con San Pietro e Santa Maria Maddalena di Samacchini Orazio (1532/ 1577), a Modena

L'opera d'arte Sacra famiglia con San Pietro e Santa Maria Maddalena di Samacchini Orazio (1532/ 1577), - codice 08 00437488 di Samacchini Orazio (1532/ 1577), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Musei, P.zza S. Agostino, 337, Galleria Estense, sala 18
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloSacra famiglia con San Pietro e Santa Maria Maddalena
soggettoSacra Famiglia
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00437488
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, ModenaP.zza S. Agostino, 337
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Musei, P.zza S. Agostino, 337, Galleria Estense, sala 18
datazionesec. XVI ; 1570 (post) - 1571 (ante) [analisi stilistica]
autoreSamacchini Orazio (1532/ 1577),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 110, largh. 86,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i beni e le attività culturali - SBSAE Mo-Re
dati analiticiRappresentazione della sacra famiglia: Maria al centro abbraccia Gesù in piedi che prende una chiave delle due di San Pietro, a destra della Vergine; San Giuseppe in primo piano a destra del quadro, dietro di lui e a sinistra della Vergine la Maddalena.Soggetti sacri.
notizie storico-criticheOrazio Sammachini era nato a Bologna nel 1532 dove morì nel 1577; il Malvasia è piuttosto avaro di notizie su di lui, le uniche note biografiche si riferiscono alla famiglia ma non al pittore. Il primo documento che attesta la sua attività artistica risale al 1563 quando era più che trentenne; è difficile che prima non avesse realizzato nulla ma le fonti non forniscono dati precisi su questo come nemmeno sul suo apprendistato: c'è chi lo definisce allievo di Ercole Procaccini ma non vi è certezza su questo: Appare invece chiaro, per la presenza di suggestioni eterogenee nella sua pittura, come non abbia mai smesso di confrontarsi con il lavoro di altri artisti, fossero i maestri del passato o quelli a lui contemporanei. Lavorò a Roma, a Bologna ovviamente, a Parma e a Cremona. La tela modenese secondo il Winkelman (1986) rivela un approccio immediato e istintivo a Correggio, non tanto negli aspetti formali ma nelle scelte cromatiche che rendono la materia più morbida e lucente quasi fosse seta, e l'intenzione di rendere più monumentali e semplificate le figure, collegandosi in questa maniera ai modelli raffaelleschi bolognesi dei pittori della generazione precedente.
bibliografiaPallucchini R.( 1945)p. 123, n. 264; Emiliani A.( 1984)pp. 23-24, n. 19; Winkelmann J.( 1986)p. 640; Castellani Tarabini F.( 1854)p. 106, n. 378; Zocca E.( 1933)p. 24
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoP.zza S. Agostino, 337
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Semeghini A.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2008
latitudine44.664184
longitudine10.924535

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