Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Ruderi sul prato di Pascali Pino (Polignano a Mare (Bari) 1935 - Roma 1968), a Roma

L'opera d'arte Ruderi sul prato di Pascali Pino (Polignano a Mare (Bari) 1935 - Roma 1968), - codice 12 00826248 di Pascali Pino (Polignano a Mare (Bari) 1935 - Roma 1968), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaleinstallazione, opera isolata
titoloRuderi sul prato
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00826248
localizzazioneRM, Romaviale Belle Arti 131
contenitorepalazzo, espositivo, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, viale Belle Arti 131
datazioneXX terzo quarto; 1964 (ca.) - 1964 (ca.) [bibliografia]
autorePascali Pino (Polignano a Mare (Bari) 1935 - Roma 1968),
materia tecnicasmalto, tela tensionata, struttura lignea, tessuto spugnoso
misurealt. 210, largh. 152, prof. 35,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticidue strutture parallelepipede montate su una base e nuvola
notizie storico-criticheDal 1963 Pascali lavora per la RAI TV, realizzando scenografie per lo Studio 1, Canzonissima e per numerosi sceneggiati televisivi. Il 1964 segna il momento di massima osmosi tra i due livelli della produzione dell'artista. Proprio in quell'anno nasce "Ruderi su prato", un'opera che, liberata dalla delimitazione della cornice, diventa scultura, architettura, scenografia segnando un ulteriore passo avanti nella rottura dei limiti spaziali e formali. Contemporaneamente in questo lavoro, così come in "Colosseo" e "Muro di pietra", egli tenta una riappropriazione della sua identità culturale, facendo i conti con il passato attraverso un processo di recupero-dissacrazione della romanità, processo giustificato dalla presa di coscienza che di quella tradizione gloriosa nulla più esiste se non lo stereotipo, ricostruito nei colossal cinematografici e riprodotto nelle cartoline turistiche. L'11 gennaio 1965 s'inauguraa Roma, alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis la prima personale di Pascali. Nella mostra sono esposti, oltre all'opera in esame, "Colosseo", "Teatrino", "Seni, "Grande bacino di donna", "Primo piano labbra", "Biancavvela", "Muro di pietra", "Labbra rosse". Nell'introduzione al catalogo Cesare Vivaldi scrive: "Con questi lavori Pascali tenta di vedere al di là del luogo comune e, usando la spugna al posto del marmo o della pietra, restituisce un Colosseo, dei ruderi di colonna, un muro di tufo che sono sì una satira della romanità di cartapesta, ma anche un omaggio ironico e commosso a una passato e a una tradiiozne tanto facilmente sopprimibili." (C. Vivaldi, "Un mito mediterraneo", cit. in A. D'Elia, "Pino Pascali", Bari 1983, p. 17).L'opera è probabilmente entrata nella collezione di Palma Bucarelli in occasione della mostra personale dell'artista organizzata dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma nel periodo 31 maggio-27 giugno 1969.
bibliografiaVivaldi C.( 1965); Bucarelli P.( 1969); Pinto S.( 1969); Bucarelli P.( 1973)p. 25 n.1; D'Elia A.( 1983)p. 17; Pino Pascali (1935-1968)( 1987); A.S. Boatto, A. Bonito Oliva, M. Calvesi,( 1998); Pino Pascali, La reivencion del mito mediterraneo( 2001)p. 72;
definizioneinstallazione
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoviale Belle Arti 131
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Franco F.; Funzionario responsabile: Compilatore scheda: Brogna G.; Funzionario responsabile: Piantoni G.Frezzotti S.
anno creazione2000; 2011
latitudine41.916344
longitudine12.482229

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Roma
  • opere d'arte nella provincia di Roma
  • opere d'arte nella regione Lazio