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Opera d'arte Ritratto della moglie di Cecioni Adriano (1836/ 1886), a Firenze

L'opera d'arte Ritratto della moglie di Cecioni Adriano (1836/ 1886), - codice 09 00342193 di Cecioni Adriano (1836/ 1886), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, sala 12
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
titoloRitratto della moglie
soggettoritratto della moglie di Adriano Cecioni
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00342193
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, sala 12
datazionesec. XIX ; 1867 (ca) - 1868 (ca) [analisi stilistica]
autoreCecioni Adriano (1836/ 1886),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 38.5, largh. 36,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: figura femminile. Interno. Mobilia: sedia.
notizie storico-criticheIl ritratto della moglie è datato tra il 1867, anno del ritorno di Cecioni da Napoli e il 1870, quando l'artista parte per Parigi. Acquistato per 5000 lire dalla figlia di Cecioni, Giulia, nel 1925 insieme a 12 disegni (catalogo generale, nn. 1165-1176), la tela risulta purtroppo alterata sul viso della donna da un cattivo restauro di cui è ignota la data. Il luogo in cui la moglie è ritratta è forse la casa stessa dello scultore, nella quale sembrano realizzati altri dipinti di quel periodo. All'interno della produzione, assai limitata, di quadri dell'artista, il ritratto della moglie è di qualità molto alta, nell'evocare con acutezza espressiva i sentimenti, pur celandoli dietro un rigore astrattivo memore dei precedenti quattrocenteschi, secondo la linea scelta dai pittori macchiaioli nel corso degli anni Sessanta, Lega e Borrani, in particolare a Piagentina. Sono effetti e ricerche che ritroviamo anche nelle sculture di quel momento.Una nota dolente si avverte nei lineamenti stanchi della donna, dallo sguardo assorto, pervaso da una tristezza trattenuta dalla fissità contratta dell'immagine, rendono questa figura assai diversa da quella di altre creature femminili presentate da Cecioni, come le ironiche "cocotte" o le rassicuranti "madri di famiglia".
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaMacchiaioli( 1976)p. 206, n. 168; Macchiaioli peintres( 1978)p. 219
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lombardi L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (2001); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1997
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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