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Opera d'arte Portarolo seduto su una cesta di Ceruti Giacomo detto Pitocchetto (1698/ 1767), a Milano

L'opera d'arte Portarolo seduto su una cesta di Ceruti Giacomo detto Pitocchetto (1698/ 1767), - codice 03 00158434 di Ceruti Giacomo detto Pitocchetto (1698/ 1767), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala XXXVI
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloPortarolo seduto su una cesta
soggettogiovane seduto su una cesta
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00158434
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28
contenitorepalazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala XXXVI
datazionesec. XVIII ; 1730 (ca.) - 1740 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreCeruti Giacomo detto Pitocchetto (1698/ 1767),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 130, largh. 91.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Pinacoteca di Brera
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure maschili: giovane. Oggetti: cesta.
notizie storico-criticheL'opera, insieme al suo pendant 'ragazzo seduto su di una cesta con polli' era segnalato dal Carboni in casa Barbisoni a Brescia ( Carboni, Le pitture e le sculture di Brescia che sono esposte al pubblico con un'appendice di alcune private gallerie); da qui, dopo una permanenza in una collezione non meglio identificata in Polonia e sul mercato antiquariale inglese, è giunta in collezione Algranti, che la donò alla Pinacoteca. I Barbisoni esponevano nella loro casa ben otto dipinti del Ceruti, ma restano ancora da chairire i termini dei rapporti fra il pittore e i collezionisti bresciani: tuttavia è indubbia la sintonia - specie sul terreno delle tendenze pauperistiche e filogianseniste - fra l'artista e il padre filippino Giulio Barbisoni, collezionista ed erudito, allontanato nel 1717 dall'Oratorio, proprio perchè considerato troppo vicino alle idee gianseniste. Padre Giulio continuò tuttavia a indossare l'abito sacerdotale e a mantenere buoni rapporti con l'ordine di San Filippo Neri. La mancanza di omogeneità all'interno del gruppo delle opere di Ceruti presenti in casa Barbisoni rende difficile parlare di committenza: tuttavia il mondo degli umili, raffigurato dal Ceruti con grande sensibilità naturalista, dichiara la propria appartenenza al clima preilluminista lombardo. Il legame fra i due dipinti braidensi sembra sussistere 'ab origine' ed è confermato dalla coincidenza del formato, dalla stesura del colore, povero come i soggetti raffigurati, dalla analoga orchestrazione compositiva che pone i personaggi in posizione speculare tra loro. Va evidenziata inoltre la relazione con i dipinti del ciclo Avogadro, quali 'la donna che intreccia vimini' e 'la filatrice'.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lombardia, BS, Brescia; luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano
bibliografiaPinacoteca Brera( 1989)v. II, pp. 116-120, n. 57
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzovia Brera, 28
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine45.468396
longitudine9.173009

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