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Opera d'arte Pastello bianco di Boldini Giovanni (1842/ 1931), a Milano

L'opera d'arte Pastello bianco di Boldini Giovanni (1842/ 1931), - codice 03 00180489 di Boldini Giovanni (1842/ 1931), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, deposito
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloPastello bianco
soggettoRitratto di Emiliana Concha de Ossa
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00180489
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28
contenitorepalazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, deposito
datazionesec. XIX ; 1888 - 1888 [data; analisi stilistica]
autoreBoldini Giovanni (1842/ 1931),
materia tecnicacarta/ a pastello
misurealt. 225, largh. 123,
condizione giuridicaproprietà Stato, Pinacoteca di Brera
dati analiticiNR (recupero pregresso)Abbigliamento: abito bianco lungo. Personaggi: Emilana Concha de Ossa. Mobilia: poltroncina.
notizie storico-criticheDue erano le mete preferite delle tante americane miliardarie che sbarcavano in Europa: le case di moda, letteralmente svaligiate per rimodernare interi guardaroba e lo studio parigino di Giovanni Boldini: qui sostarono nel 1888 tre signorine cilene, le sorelle Concha de Ossa, modelle d'eccezione se si considera la loro parentela con il diplomatico Ramòn Subercaseaux, uomo di grande cultura, scrittore, viticultore, e - a tempo perso- anche pittore dilettante di talento, amico di John Singer Sargent, con cui aveva diviso lo studio a Venezia nel 1882; probabilmente fu proprio Sargent ad introdurre nella cerchia dell'alta borghesia cilena il Boldini, a cui, nel giro di pochi anni, Subercaseaux commissionò ben quattro ritratti.Il pittore rimase particolarmente colpito dalla minore delle tre sorelle Concha de Ossa, Emiliana, una "giovinetta di diciotto anni, bella come un amore".Il ritratto fu realizzato con la raffinata tecnica del pastello, in cui Boldini si perfezionò anche su formati di grandezza eccezionale, come in questo caso, dimostrandosi degno erede della tradizione settecentesca di Mengs, Liotard e Rosalba Carriera, capaci di giungere, nei loro ritratti, ad una profonda introspezione psicologica.Il successo di pubblico e di critica dell'opera fu immediato: presentato all'Esposizione Universale di Parigi del 1889, il 'Pastello bianco' - titolo con il quale l'opera divenne in breve famosa- ottenne la medaglia d'oro e recensioni entusiastiche che evidenziavano le indubbie capacità virtuosistiche dell'artista nell'uso di una tecnica così particolare. Boldini, imponendo al suo stile una decisiva svolta artistica raffigurava una femminilità "suprema ed irresistibile...correttissima e pudica, da vera signora..."; ben lontana, dunque dalla intrigante raffigurazione della nuova, sorprendente personalità di donna - volitiva, elegante, potente- tipica della società di fine secolo.Nel 'Ritratto di Emiliana Concha de Ossa' colpiscono i tenui giochi cromatici, i bianchi (neve, panna, crema) alternati a sfumature di grigi charissimi per rendere la fresca eleganza dell'abito da sera di prezioso raso e tulle trasparente, strizzato in vita, in cui la timida ragazza sembra quasi a disagio, intrecciando le dita in un gesto impacciato, giovane debuttante al suo primo ingresso in società.Boldini, subito consapevole di questo fortunato e perfetto risultato raggiunto con il 'Pastello bianco', non volle più privarsene; per l'America partì, al seguito della famiglia Concha de Ossa, una seconda versione, mentre l'originale, rimasto sempre nell'atelier parigino del maestro, fu donato poi dalla vedova Emilia Cardona a Benito Mussolini, che lo destinò alla Pinacoteca di Brera.In un'intervista, concessa quarant'anni dopo al conterraneo e collega Filippo De Pisis, l'artista ferrarese confesserà ancora la sua commossa ammirazione sia per la meravigliosa Emiliana, nel pieno fulgore della sua ingenua giovinezza, sia per la propria felice creazione: "che bella cosa - confessò- avrebbe dovuto vederla viva...Quello è niente...A lei ho dato una copia, il ritratto mipiaceva troppo, l'ho tenuto io". Al 'Pastello bianco' va associato un altro dipinto di Boldini, ora conservato presso il Museo Boldini di Ferrara, dal titolo ' Donna in nero che guarda il pastello bianco', databile al 1889 circa. Tradizionalmente si è voluto ravvisare nella misteriosa figura nera vista di spalle la stessa Emilana nel momento in cui osserva il proprio ritratto, e più precisamente la seconda versione dello stesso, quello che partì per l'America del Sud.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Francia; luogo di collocazione successiva: Lazio, RM, Roma; luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano; luogo di deposito: Lombardia, MI, Milano
committenzaConcha Emiliana (1888)
bibliografiaPinacoteca Brera( 1993)v. VIa, pp. 123-125, n. 121; Boldini( 2005)p. 33; Villari A.( 2006)
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzovia Brera, 28
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pardini M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Faraoni M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine45.468396
longitudine9.173009

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