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Opera d'arte Pala di Poppi di Andrea del Sarto (1486/ 1530), a Firenze

L'opera d'arte Pala di Poppi di Andrea del Sarto (1486/ 1530), - codice 09 00228543 di Andrea del Sarto (1486/ 1530), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala di Giove
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bene culturaledipinto
titoloPala di Poppi
soggettoMadonna in gloria e Santi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00228543
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, piazza Pitti, 1, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, sala di Giove
datazionesec. XVI ; 1530 (ca.) - 1530 (ca.) [bibliografia]
autoreAndrea del Sarto (1486/ 1530),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 309, largh. 205,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Bernardo degli Uberti; San Fedele; Santa Caterina d'Alessandria; San Giovanni Gualberto; Madonna. Figure: angeli. Abbigliamento: all'antica. Abbigliamento: piviale ricamato con scene figurate; armatura; acconciatura; gruccia. Paesaggi: rocce; cespugli; castello; nuvole. Oggetti: cartigli. Decorazioni: ricami raffiguranti Annunciazione; Visitazione; teste leonine.
notizie storico-criticheSecondo una notizia dello schedario AFS BAS FI (Ufficio ricerche) la data dipinta sulla ruota di S. Caterina d'Alessandria sarebbe falsa. L'opera rimasta incompiuta alla morte di Andrea del Sarto veniva completata dal pittore Vincenzo Bonilli detto Morgante. Da un libro di memorie pubblicato nel calendario Casentinese (1836) è riportato all'anno 1531 un pagamento in favore della moglie di Andrea del Sarto, per il saldo della tavola dipinta da Andrea. Numerosi studi e disegni preparatori eseguiti da Andrea del Sarto sono citati dalla Petrioli Tofani (1986). La pala passò nelle collezioni granducali per volere di Ferdinando III di Lorena nel 1818, dopo un sopralluogo di cui rimangono le relazioni (SBAS, filza XLII, 1818, N. 49) di Antonio Ramirez di Montalvo e del restauratore Samperi. La critica ha mostrato pareri discordanti, rintracciando l'autografia sartesca solo in alcune parti del dipinto, anche se sia il Freedberg (1963) che lo Sheamann (1965) hanno attribuito tutta la concezione dell'opera ad Andrea del Sarto. Padovani (1986) che segue lo Sheamann rivaluta l'opera dopo il recente restauro attribuendo al Bonilli solo gli ultimi ritocchi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, AR, Poppi
altre attribuzioniBonili Vincenzo detto Morgante
bibliografiaPorcellotti P.( 1865)p. 78; Andrea Sarto( 1986)pp. 166, 321, n. 97; Palazzo Pitti( 1988)p. 26; Galleria Palatina( 2003)p. 46; Natali A.( 1998)p. 179
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazza Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Fumi Cambi Gado F.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Capretti E. (1991), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Cialdai S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica1991; 2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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