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Opera d'arte Noli me tangere di Vaccaro Andrea (1604/ 1670), a Cosenza

L'opera d'arte Noli me tangere di Vaccaro Andrea (1604/ 1670), - codice 18 00109769 di Vaccaro Andrea (1604/ 1670), si trova nel comune di Cosenza, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Via G. B. Gravina, Galleria Nazionale, interno
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloNoli me tangere
soggettoapparizione di Cristo risorto a Santa Maria Maddalena
tipo schedaOA_3.00
codice univoco18 00109769
localizzazioneItalia, Calabria, CS, CosenzaVia G. B. Gravina
contenitorepalazzo, museo, Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Via G. B. Gravina, Galleria Nazionale, interno
datazionesec. XVII secondo quarto; 1625 - 1649 [bibliografia]
autoreVaccaro Andrea (1604/ 1670),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 210, largh. 133.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiTela raffigurante il Cristo risorto in veste di giardiniere che appare alla Maddalena, nota con il titolo "Noli me tangere".Personaggi: Cristo; Madalena. Attributi: (Cristo) zappa.
notizie storico-criticheIl dipinto potrebbe essere identificato con il "Cristo e la Maddalena" pubblicato da G. De Vito (1996) con indicazione di ubicazione ignota e riproduzione di una foto (conservata presso la Fondazione Longhi) che ne mostra lo stato di conservazione precedente ai restauri. Lo studioso data l'opera immediatamente dopo la Maddalena del Coro dei Conversi nella Certosa di San Martino di Napoli del 1636. Secondo Wolfgang Prohaska, che ha compilato la scheda dell'opera per il catalogo della mostra del 2003 curata da Rossella Vodret, il dipinto è, verosimilmente, riferibile ad un periodo più tardo (anni quaranta) per i colori chiari, caratterizzati una gamma cromatica completamente estranea al "primo naturalismo a Napoli", per la ricchezza ed il movimento dei drappeggi, per un aspetto romano "già barocco". Il contesto stilistico appare al Prohaska molto eterogeneo: dagli evidenti riferimenti napoletani a quelli non scevri d'insegnamenti di provenienza classicista romano-bolognese, soprattutto nella figura di Cristo, le cui caratteristiche formali evocano nomi quali Reni, Romanelli o Gimignani.
bibliografiaVodret R.( 2003)p. 64; Samà F.( s. a.)p. 60; De Vito G.( 1996)pp. 63-144
definizionedipinto
regioneCalabria
provinciaCosenza
comuneCosenza
indirizzoVia G. B. Gravina
ente schedatoreS112
ente competenteS112
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Primicerio A.; Funzionario responsabile: Iannace R.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tufaro R. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tufaro R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2005
anno modifica2006
latitudine39.290705
longitudine16.261770

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