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Opera d'arte Niobe insulta il simulacro di Latona e distoglie il popolo dal recarle offerta di Dubreuil Toussaint (1561/ 1602), De Maecht Philippe (notizie 1605-1655), a Torino

L'opera d'arte Niobe insulta il simulacro di Latona e distoglie il popolo dal recarle offerta di Dubreuil Toussaint (1561/ 1602), De Maecht Philippe (notizie 1605-1655), - codice 01 00171799 di Dubreuil Toussaint (1561/ 1602), De Maecht Philippe (notizie 1605-1655), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano II, Magazzino grande
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bene culturalearazzo, opera isolata
titoloNiobe insulta il simulacro di Latona e distoglie il popolo dal recarle offerta
soggettoNiobe insulta il simulacro di Latona
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00171799
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale
contenitorereggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano II, Magazzino grande
datazionesec. XVII primo quarto; 1619 (ca.) - 1619 (ca.) [bibliografia]
ambito culturalemanifattura di Faubourg Saint-Marcel(documentazione)
autoreDubreuil Toussaint (1561/ 1602), De Maecht Philippe (notizie 1605-1655),
materia tecnicalana/ arazzofilo di setafilo d'argentoargento/ doratura
misurealt. 410, largh. 409,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiRiduzione ordito di 8 cm. Riduzione tame di 12 cm. Crapantage contrariè con filati metallici. Lo stemma a tessitura al centro della bordura superiore è stato applicato sopra uno specchio azzurrato, visibile dal rovescio dell'arazzo, sfoderato. Montaggio: fettuccia ad anelli, recente, sul lato superiore (rimossa 1988) Colori utilizzati: rosso, blu, verde, marrone in più tonalità, beige. Nella scena, incorniciata da finta cornice, è raffigurata a sinistra Diana incoronata, attorniata da vari personaggi, mentre sullo sfondo Niobe insulta la statua di Latona. In primo piano una donna di schiena inginocchiata e a destra, vicino ad una colonna un uomo che porta un vitello. La bordura, uguale per tutta la serie, presenta festoni di fiori e frutti con archi, faretre e teste di cervi e cinghiali; agli angoli sono quattro figure di cacciatori a monocromo, le due superiori con bisaccia ecorno da caccia, le due inferiori, accosciate, con corno a tracolla e due cani al guinzaglio... (vedi AN).Divinità: Diana. Personaggi: Niobe. Sculture: statua di Latona. Figure. Animali: vitello. Decorazioni: festoni di fiori e frutti con archi; faretre e teste di cervi e cinghiali. Oggetti: bisaccia; corno da caccia. Animali fantastici: grifone.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: gentilizio, Identificazione: Savoia-Borbone di Francia, Posizione: tessuto in alto al centro, Descrizione : stemma coronato con un campo diviso verticalmente: a destra i gigli dei Borbone di Francia, a sinistra lo scudo sabaudo con quattro animali rampanti, ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: marchio, Qualificazione: professionale, Identificazione: Arazziere Filippo Maecht, Posizione: sulla cimosa nera, angolo in basso a destra, Descrizione : Monogramma FM che sormonta un garofanino, tessuto in beige su sfondo nero,
notizie storico-criticheNella scena, incorniciata da finta cornice, è raffigurata a sinistra Diana incoronata, attorniata da vari personaggi, mentre sullo sfondo Niobe insulta la statua di Latona. In primo piano una donna di schiena inginocchiata e a destra, vicino ad una colonna un uomo che porta un vitello. La bordura, uguale per tutta la serie, presenta festoni di fiori e frutti con archi, faretre e teste di cervi e cinghiali; agli angoli sono quattro figure di cacciatori a monocromo, le due superiori con bisaccia e corno da caccia, le due inferiori, accosciate, con corno a tracolla e due cani al guinzaglio. In alto al centro due putti sostengono uno stemma coronato con campo suddiviso verticalmente: a destra i gigli dei Borbone di Francia, a sinistra lo scudo sabaudo con quattro animali rampanti. Nel cartiglio in basso al centro, sormontato da testa canina, a monocromo Diana (?) rapita da un uomo nudo con accanto un grifone. Colori utilizzati: beige, rosso, marrone e verde in più sfumature. Arazzi con la Storia di Diana furono tessuti dalla manifattura di Parigi in diverse serie. I cartoni furono forniti da Toussaint Dubreuil (due suoi disegni a penna e bistro "Diana che implora Giove" e un altro soggetto identificato da Fenaille come "La morte di Orione" sono al Louvre), Nella ideazione di una delle scene ("Diana e Bridomantis") Debreuil si rifece ad una serie tessuta a Fontainebleu alla metà del XVI secolo e recante le iniziali di Enrico II e Diana di Poitiers. A Madrid è conservata una serie, tra le prime tessute, che reca le armi dei colonna ed il monogramma di Filippo de Maecht, capo arazziere fino al 1619, in seguito gli successe nella carica Hans Tayer il cui monogramma si riscontra su alcuni pezzi (FUNAILLE, 1923). O cinque arazzi del Palazzo Reale ("Latona con Diana e Apollo infanti", "Diana rifiuta di sposare Otus", "Diana chiede verginità eterna", "Niobe insulta il simulacro di Latona e distoglie il popolo dal recarle offerte", "Diana circondata dai suoi cani") portano, oltrre alla marca di Parigio, il monogramma di De Macht. Dovrebbero essere stati eseguiti prima del 1619; probabilmente la serie fu acquistata in occasione delle nozze del Principe Tommaso di Savoia Carignano con Maria di Borbone, avvenute nel 1624. Altri due pezzi della stessa serie, sempre con le armi di Savoia e di Borbone, si trovano all'Ashmolean Museum di Oxford ("Diana e Orione", "Latona muta i contadini in ranocchie; VIALE FERRERO, 1952). Nell'inventario dei Mobili e delle Argenterie degli Appartamentoi di Giovanna Battista di Savoia Nemours, conserato nell'Archivio di Stato di Torino, stilato nel 1696 compare una serie detta "La Diana" in nove pezzi di cui non è più fatto cenno nell'inventario compilato dopo la morte di Madama Reale (1724) (cfr. VIALE FERRERO, 1960, pp. 286 e 296 doc. 14)
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino; luogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino
committenzaMaria di Borbone contessa di Soissons
bibliografiaFenaille M.( 1923)pp. 231-240; VIALE FERRERO M.( 1952); VIALE FERRERO M.( 1958)vol. 1, p. 541; VIALE FERRERO M.( 1960)pp. 286-296, doc. 14; FLORISOONE M.( 1965)p. 90
definizionearazzo
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzoPiazzetta Reale
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Ballaira E.Compilatore scheda: Ghisotti S.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: Tetti G. (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pappalardo A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso
anno creazione1988
anno modifica2007
latitudine45.072658
longitudine7.686346

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