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Opera d'arte Monumento ai caduti di D'Antino Nicola (1880/ 1966), a Pianella

L'opera d'arte Monumento ai caduti di D'Antino Nicola (1880/ 1966), - codice 13 00283024 di D'Antino Nicola (1880/ 1966), si trova nel comune di Pianella nella provincia di Pescara sita in piazza, Piazza Giuseppe Garibaldi, Piazza Garibaldi 8, Sede del Comune/ facciata
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bene culturalemonumento ai caduti, a lapide, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
titoloMonumento ai caduti
soggettoAllegoria della Vittoria che incorona i soldati caduti
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00283024
localizzazioneITALIA, Abruzzo, PE, PianellaPiazza Garibaldi 8
contenitorepiazza, Piazza Giuseppe Garibaldi, Piazza Garibaldi 8, Sede del Comune/ facciata
datazionesec. XX ; 1922 - 1922 [fonte archivistica]
autoreD'Antino Nicola (1880/ 1966),
materia tecnicamarmobronzo
misurecm, alt. 200, largh. 325,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pianella
dati analiticiIl monumento ai caduti di Pianella è collocato presso la facciata del Comune, a sinistra dell'ingresso. È costituito da una lastra di marmo, sulla quale campeggia un’allegoria della Vittoria in bronzo che, raffigurata secondo le sembianze di una giovane donna alata, sorregge due corone. Queste ultime sono collocate in corrispondenza degli elenchi dei caduti indicandone, simbolicamente, l’incoronazione. La figura della Vittoria appare sottile ed elegante, avvolta in una sorta di velo mentre, eterea e senza peso, tiene le ali ripiegate e il volto sollevato in un’espressione rapita, quasi di estasi. In basso, ai due lati, sono collocati due elementi decorativi in bronzo, costituiti da serti di quercia e di ulivo, disposti simmetricamente attorno ad una spada, posta al centro.Personificazioni: vittoria. Attributi (vittoria): ali. Oggetti: corone.
notizie storico-criticheIl monumento è opera dello scultore Nicola D’Antino, figura di rilievo nazionale e autore, tra l’altro, di alcune sculture dello Stadio dei Marmi di Roma, nonché della fontana luminosa della città di L’Aquila. La figura della Vittoria rappresentata nella lapide di Pianella esprime, infatti, qualità come la sottigliezza, l’eleganza e il trattamento grafico delle superfici, riscontrabili anche nelle altre opere di questo artista. L’attribuzione è stata possibile grazie al materiale consultato nell'archivio storico comunale: il 10 febbraio del 1921, il consiglio comunale diede mandato al sindaco di istituire un comitato per la posa della lapide. In ottobre, quindi, il sindaco scrisse ai suoi omologhi di Cepagatti, Moscufo, Castellammare Adriatico e Collecorvino, dove erano già state poste delle lapidi commemorative, per conoscere i criteri con cui selezionare i nomi da incidere sul monumento. Intanto, anche la comunità pianellese residente negli Stati Uniti, a Philadelphia, promosse una sottoscrizione e una raccolta firme, lamentandosi poi, con una lettera datata 25 marzo 1922, per il ritardo con cui procedevano i lavori. Dal carteggio che intercorse tra D’Antino e il sindaco apprendiamo, infatti, le difficoltà del comune nel reperire il denaro per pagare gli esecutori dell’opera, a cominciare dallo stesso artista. L’inaugurazione avvenne il 16 luglio 1922, con una solenne commemorazione ai caduti e alla presenza del D’Antino stesso che, in una lettera datata 26 agosto 1922, ringrazia i pianellesi per l’ospitalità ricevuta e si dichiara contento per il gradimento che l’opera ha avuto presso la popolazione. La lapide venne collocata in piazza della Vittoria, presso la facciata dell’allora sede comunale di palazzo De Caro, come attestano alcune foto d’epoca. In seguito, tra il 1927 e il 1929, lo storico locale Vittorio Morelli riferisce che il fabbro Polidoro Santino aggiunse i due elementi in bronzo posti in basso: questi, infatti, coprono parte delle incisioni presenti sulla lapide e appaiono di materiale diverso rispetto al soggetto principale dell’opera. Morelli, inoltre, riporta la notizia del trasferimento della lapide in piazza Garibaldi, avvenuto nell’autunno del 1940, per volere del podestà. Durante il ventennio, vennero apposti altri due nomi, proprio in corrispondenza dei piedi della vittoria alata: Panaccio Remo, seguito dalla sigla A. O. I., che indica la morte durante la Guerra d’Etiopia (Africa Orientale Italiana); e Romano Giuseppe per il quale, con la sigla O. M. S. (Oltre Mare Spagna), si specifica che cadde durante la Guerra di Spagna. Nel 1998, sotto la lapide, è stata collocata l’opera dello scultore abruzzese Ireneo Janni, accompagnata da altri due elenchi: il primo, a sinistra, integra quello dei caduti durante la Prima guerra mondiale ed è stato riportato tra parentesi quadre nella trascrizione di questa scheda; il secondo, a destra, contiene i nominativi dei caduti durante la Seconda guerra mondiale.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 14.046239484; y: 42.396125641; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da foto aerea senza sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 16-6-2014; (1779677) -ORTOFOTO 2006- (h
bibliografiaMorelli V.( 2004); Di Carlo E. (a cura di)( 2006)
definizionemonumento ai caduti, a lapide
denominazioneMonumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
regioneAbruzzo
provinciaPescara
comunePianella
indirizzoPiazza Garibaldi 8
ente schedatoreS106
ente competenteS106
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pellino C.; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Semproni M.Tomassetti P.L.
anno creazione2014
latitudine42.396126
longitudine14.046239

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