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Opera d'arte Madonna dell'orecchio di Simone di Filippo detto Simone dei Crocefissi (notizie dal 1355/ 1399), a Firenze

L'opera d'arte Madonna dell'orecchio di Simone di Filippo detto Simone dei Crocefissi (notizie dal 1355/ 1399), - codice 09 00282559 di Simone di Filippo detto Simone dei Crocefissi (notizie dal 1355/ 1399), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Palazzo Bardini, piazza de' Mozzi, 1, Museo Bardini, sala XVI, parete d'ingresso, n. 1158
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
titoloMadonna dell'orecchio
soggettoMadonna con Bambino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00282559
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazza de' Mozzi, 1
contenitorepalazzo, museo, Palazzo Bardini, piazza de' Mozzi, 1, Museo Bardini, sala XVI, parete d'ingresso, n. 1158
datazionesec. XIV terzo quarto; 1350 - 1374 [bibliografia]
autoreSimone di Filippo detto Simone dei Crocefissi (notizie dal 1355/ 1399),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera/ doratura
misurealt. 103, largh. 60,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiPannello ogivale riquadrato, colonnette tortili con capitelli, motivi decorativi vegetali.Personaggi: Madonna; Gesù Bambino. Abbigliamento: all'antica.
notizie storico-criticheL'opera, che appare totalmente ridipinta in tutta la sua superficie pittorica, non e' considerata negli studi riguardanti il pittore bolognese Simone dei Crocefissi. I soli che ne hanno trattato hanno espresso giudizi contrastanti. Il Gibbs in una lettera indirizzata alla Direzione dei Musei Comunali, sostiene che l'opera e' un originale di Simone dei Crocefissi databile intorno al 1360-1365, anche se ridorata e ridipinta in varie epoche, a partire dal XV secolo. Per il Ferretti, invece, si tratterebbe di un'imitazione moderna di Simone, derivata -così come altri tre falsi ricordati dallo studioso- da un dipinto della collezione Buitoni di Perugia, reso noto dal Salmi (1931) come un originale del pittore bolognese. A questo quesito proposto dal Gibbs e dal Ferretti (rifacimento o falsificazione?) hanno risposto le analisi diagnostiche promosse dalla direzione dei Musei comunali di Firenze. Dai primi risultati delle prove a cui è stata sottoposta l'opera, risulterebbe che si tratta di un dipinto antico, molto consunto, totalmente ripassato in epoca moderna. Ad ulteriore prova della sua autenticita' la De Benedictis, che assegna l'opera a Simone dei Crocefissi, notava l'alta qualita' artigianale della carpenteria, pressoche' integra, che trova riscontro in altri dipinti certi di Simone. La studiosa ritiene che l'opera, forse in origine pannello centrale di un polittico, possa collocarsi cronologicamente tra il 1360 ed il 1370, in un periodo in cui Simone si era avvicinato alla pittura di Paolo Veneziano. Il dipinto entro' a far parte del patrimonio Bardini presumibilmente tra il 1918 ed il 1922, non si hanno, infatti notizie dell'opera prima di questi anni.
bibliografiaMuseo Bardini( 1984-1986)v. I, pp. 227-229, n. 3; Pittura Italia( 1985)v. II, pp. 660-661
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazza de' Mozzi, 1
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Orfanello T.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello T. (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Torricini L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2000; 2006
latitudine43.765350
longitudine11.258341

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