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Opera d'arte Lodi della Madre di Dio (Madre di Dio della Radice di Kursk) a Firenze

L'opera d'arte Lodi della Madre di Dio (Madre di Dio della Radice di Kursk) - codice 09 00649588 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia
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bene culturaleicona
titoloLodi della Madre di Dio (Madre di Dio della Radice di Kursk)
soggettoMadonna orante con Bambino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00649588
localizzazioneToscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60
contenitoremonastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia
datazionesec. XVIII secondo quarto; 1725 (post) - 1749 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito moscovita, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm, alt. 30.6, largh. 26.2,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiTavola intera, con due listelli trasversali a incastro contrapposti. Doppio incavo poco profondo; non si osserva presenza di tela preparatoria. Levkas. Sui bordi appare una filettatura rossa.Personaggi: Madonna; Cristo. Figure: profeti.
notizie storico-criticheAl centro della composizione è raffigurata, a mezzo busto, la Madre di Diocon le mani levate in preghiera. E' rivestita di un chitone blu scuro, decorato a stelle d'oro, di un maphorion rosso e oro con una bordura di pelle lungo gli orli. Sul petto appare un medaglione con la figura a busto diCristo Bambino, benedicente con entrambe le mani. Fasce intrecciate di motivi floreali formano intorno alla Madonna dieci medaglioni, entro cui si susseguono le raffigurazioni di Dio Padre con la sfera, dei profeti Davide,Salomone, Mosè, Daniele, Elia, Geremia, un profeta sconosciuto, Abacuc eIsaia (?), con rotoli svolti nelle mani. Sulla sfera doveva essere raffigurato lo Spirito Santo in forma di colomba. La composizione Lodi della Madre di Dio, che rappresenta la Madonna circondata dai profeti dell'Antico Testamento con gli attributi delle loro profezie sull'Incarnazione, è conosciuta nella pittura bizantina e slava meridionale fin dal XIV secolo. Nel XV-XVI secolo questo soggetto si diffonde largamente nell'arte russa. L'iconografia tradizionale comprende le raffigurazioni della Madre di Dio in trono e di Cristo Emmanuele al di sopra, incorniciate da rami fioriti intrecciati; tutt'intorno appaiono i profeti con in mano i rotoli svolti delle loro profezie e gli attributi che, secondo le interpretazioni dei Padri e itesti liturgici, sono identificati come simboli della Madre di Dio. Quest'icona si differenzia notevolmente da tale schema: la Madre di Dio al centro è rappresentata con Cristo Bambino nel tipo iconografico dell'"Incarnazione" ("Segno"), mentre i profeti sono raffigurati unicamente con i rotoli, senza i loro attributi simbolici. Questi particolari, come pure la scelta e la disposizione dei profeti intorno alla figura centrale, fanno pensare che il titolo sia errato e che la composizione in realtà rappresenti unareplica della famosa icona miracolosa della Madre di Dio della Radice diKursk, apparsa, secondo la tradizione, l'8 settembre 1295 nei pressi dellacittà di Kursk, vicino alla radice di un albero. Una delle caratteristiche principali del prototipo miracoloso era la raffigurazione di Cristo Bambino con le mani coperte. Inoltre, la demarcazione tra le raffigurazioni della Madre di Dio e dei profeti in queste icone era abbastanza accentuata,per ricordare che nel prototipo le figure dei profeti erano disposte su una cornice separata dal pannello centrale. D'altronde, forse con il passaredel tempo questi elementi (così come la scelta e la disposizione dei profeti) cominciarono a perdere importanza. La commistione di due tipologie iconografiche è pienamente spiegabile se si pensa che la cornice con le raffigurazioni dei profeti venne applicata all'icona miracolosa anche in seguito all'influsso delle composizioni delle Lodi della Madre di Dio, e più ingenerale delle tradizionali raffigurazioni della Madre di Dio con profeti, che a loro volta costituivano una delle fonti iconografiche delle Lodi.Marcucci nella sua pubblicazione ha datato l'icona al XVIII secolo, attribuendola all'iconografia "popolaresca" tardiva, in parte collegata alle tradizioni della scuola Stroganov. Le pose dinamiche delle figure e la maniera pittorica dei volti, caratterizzata da trasparenti schiariture di ocre di tonalità calda, con intense pennellate rosee, avvicinano l'icona ad alcune opere di ottima qualità della bottega in cui venne dipinta la maggior parte delle icone della collezione dell'Accademia. Tuttavia, il disegno semplificato dei panneggi e dei lineamenti, e la rilevante alterazione delleproporzioni delle figure fanno ritenere l'icona opera di un allievo che non era in grado di riprodurre con perizia le tecniche impiegate di consuetonella bottega.
bibliografiaMarcucci L.( 1958)p. 115, n. 101; Oriente Occidente( 2004)p. 53
definizioneicona
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia Ricasoli, 58/60
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nersesjan L.; Funzionario responsabile: Parenti D.Sframeli M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ D'Andrea G. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ D'Andrea G. (2006), Referente scientifico: Sframeli M.;
anno creazione2006
anno modifica2006
latitudine43.777035
longitudine11.258756

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