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Opera d'arte Lesbia di Ferrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929), a Roma

L'opera d'arte Lesbia di Ferrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929), - codice 12 00827763 di Ferrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in Palazzo, Espositivo, Museo Hendrik Christian Andersen, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, via Pasquale Stanislao Mancini, 20, depositi
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bene culturalescultura, opera isolata
titoloLesbia
soggettofigura femminile
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00827763
localizzazioneItalia, RM, Romavia Pasquale Stanislao Mancini, 20
contenitorePalazzo, Espositivo, Museo Hendrik Christian Andersen, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, via Pasquale Stanislao Mancini, 20, depositi
datazioneXIX ; 1876 (ca.) - 1876 (ca.) [bibliografia]
autoreFerrari Ettore (Roma 1845 - Roma 1929),
materia tecnicaGesso
misurealt. 101, largh. 34, prof. 38,
condizione giuridicaproprietà Stato, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
dati analiticifigura femminile vestita di una tunica e sandali a doppia suola, il soggetto è tratto dalla letteratura latina
notizie storico-criticheIl gesso di Ettore Ferrari raffigurante "Lesbia" (iconografia indicata in iscrizione sulla base, su cui è disegnato un geometrico pavimento romano) è collocata cronologicamente al 1874 da Odescalchi, in op. cit., 1875, pp. 41-42, che così la descrive: "Lesbia che scherza col passero, vestita con una tunica, calza sandali a doppia suola, porge innanzi il braccio dove si posa il passero". È una delle molte opere del primo decennio (1870-1880) di attività dello scultore, durante il quale trae ispirazione da soggetti diversi della storia passata spaziando dall'arte greco-romana, alle storie bibliche, fino ad arrivare ai personaggi della letteratura romantica, rivisitati in uno stile barocco moderno in opposizione alle regole dettate dall'accademia. L'artista rivolge l'attenzione ai tre grandi della scultura Donatello, Bernini e Canova, del quale il padre, Filippo Ferrari, era stato ammiratore (cfr. Mantura, op. cit., 1974, p.43).Il soggetto è tratto dal Liber di Catullo, poeta latino vissuto nel I secolo a.C, nel quale si narra (Carm. 3) il dolore inconsolabile di Lesbia per la morte di un passerotto che si era talmente abituato alla presenza di lei da avvicinarsi senza timore a ricevere il cibo dalle sue mani, divenendo così un compagno di giochi.Attualmente l'opera si dimostra mancante proprio del braccio sinistro sul quale si concentra l'azione del personaggio.
altra localizzazioneprovenienza: Italia, RM, Roma
definizionescultura
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzovia Pasquale Stanislao Mancini, 20
ente schedatoreS51
ente competenteS51
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Sepe S.; Funzionario responsabile: Frezzotti S.; Aggiornamento-revisione: (2012);
anno creazione2007
anno modifica2012
latitudine41.914055
longitudine12.472884

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