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Opera d'arte Le porteur de Mouton a Firenze

L'opera d'arte Le porteur de Mouton - codice 09 00006070 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Museo delle Porcellane
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bene culturalestatuetta
titoloLe porteur de Mouton
soggettofigura maschile inginocchiata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00006070
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.za Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.za Pitti, 1, Museo delle Porcellane
datazionesec. XVIII ; 1765 (ca.) - 1765 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturalemanifattura di Sèvres, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicabiscuit
misurealt. 21.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analitici'Biscuit'. Ragazzo inginocchiato con un agnello in un cestino.Soggetti profani. Figure maschili.
notizie storico-criticheLa figura, che fa coppia con quella inventario n. 1413, viene comunemente chiamata 'Le portur de Mouton'. Non è tuttavia molto probabile che questo fosse il nome originario della figura, considerando che esistono anche altre versioni dove il ragazzo porta un cesto di fiori invece di un agnello, per esempio tra le suddette statuette a Woburn Abbey. Nei registri di vendita della fabbrica, dove le figure a Woburn e il servizio corrispondente vengono scaricati il 1 giugno 1763, non viene menzionato nessun 'porteur de Mouton', ma in compenso più 'enfans de Boucher'. Si può quindi pensare che la presente statuetta e quella dell'inventario n. 1413 siano state conosciute nella fabbrica sotto questo nome. Il 14 maggio 1765 la fabbrica vendette a un certo M. Bonnet un servizio da dessert che viene descritto come 'on fond verd'. M. Bonnet è senz'altro Claude Bonnet, l'agente di Parma a Parigi, e il servizio è senza dubbio quello che oggi, per la maggior parte, si trova al Quirinale a Roma (vedi Chiara Briganti 'Curioso itinerario delle collezioni ducali parmensi', 1969, p. 78). Al servizio comprato dal Bonnet, appartenevano svariate figure in 'biscuit', per esempio '32 enfans Falconnet' e '8 enfans de Boucher'. E' quindi probabile che le due statuette qui considerate appartenessero al suddetto servizio. L'inventario Mobili Palazzo Pitti, 1860, n. 38100, cita: (dall'inventario Molinari il 31.3.1870). L'inventario Molinari, 1866, n. 1755, cita: ('dal Reale palazzo di Piacenza). La lettera F incisa è molto probabilmente la sigla di Maurice Etienne Falconet (vedi Nona Birioukova, 'Figurines et groupes en porcelaine des manufactures françaises du XVIIIe siècle', 1962, p. 242). Il Falconet operava dal 1757 al 1766 come capo maestro dell'atelier de sculpture' della fabbrica di Sévres. Anche se il significato della lettera F può essere messo in discussione, non c'è dubbio che la presenza della lettera implica che la statuetta è stata eseguita durante il suddetto periodo, dato che la stessa lettera si trova su alcune figurine di 'biscuit', documentariamente arrivate a Woburn Abbey, Inghilterra, nel 1763 (vedi Svend Eriksen, 'Apollo', dicembre 1965, p. 55).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, PC, Piacenza
definizionestatuetta
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.za Pitti, 1
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tabakoff S.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Morena F. (2006); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Morena F. (2006), Re
anno creazione1972
anno modifica2000; 2006
latitudine43.765656
longitudine11.249350

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