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Opera d'arte L'Idiota di Boncinelli Evaristo (1883/ 1946), a Firenze

L'opera d'arte L'Idiota di Boncinelli Evaristo (1883/ 1946), - codice 09 00121521 di Boncinelli Evaristo (1883/ 1946), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalescultura
titoloL'Idiota
soggettobusto ritratto d'uomo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00121521
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
datazionesec. XX ; 1919 - 1919 [documentazione]
autoreBoncinelli Evaristo (1883/ 1946),
materia tecnicagesso/ patinatura
misurecm, alt. 40,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: figure maschili.
notizie storico-criticheDatabile al 1919, dopo cioè il ritorno dell'artista dalla guerra, la quale segnò la fine della vita e l'inizio della tragedia boncinelliana. Sin dalle prime lettere del periodo della chiamata alle armi (inizio 1918) si avverte un profondo disagio fisico a cui si sovrappongono prostrazioni morali, momenti di profonda sofferenza, tentativi di fuga per raggiungere i suoi familiari, Firenze, il suo lavoro. Nella prima decade di settembre del 1918, quando torna riformato dall'Ospedale Militare Principale di La Spezia, per nevrastenia ed ernia inguinale bilaterale, la sua salute era ormai minata. La diffidenza verso tutto e tutti, l'assillo delle allucinazioni uditive che non gli dava requie, i tentativi di suicidio, lo porteranno dopo due anni di profonda prostrazione all'internamento nel Istituto di Malattie Mentali di San Salvi il 13 ottobre 1920. E' in questi due anni che Boncinelli scolpisce "l'Idiota", ed il "Ritratto della madre". Nell'autunno del 1919 vide sul tram del Vingone lo scaccino della chiesa del Pignone e subito desiderò ritrarlo. Era un idiota non ignaro del manicomio."Venne in casa per lunghe sedute; vociando lo teneva fermo. Dalla creta ricavò il gesso e ne rimase soddisfatto." (Pariani) Nacque così "l'Idiota" ed il solco che reca dietro l'orecchio sta a testimoniare che per ordine delle sue voci l'autore per poco non lo distrusse appena formato. Questa testa tragica, dalla fronte corrugata, dalla bocca aperta che lascia intravedere i denti, dal suo volume che dalla sfericità del cranio va affilandosi verso il mento, dall'aspetto di questa demenza sofferta, sottolineata dalla posizione reclinata appare ben raffigurata l'antica ed eterna miseria dell'uomo. Ma la scultura del Boncinelli ci mostra la sintesi umana di questa tragedia attraverso uno stile semplice sintetico. Il processo di elezione e selezione degli elementi del vero si traduce in puro linguaggio plastico; quello che ci rimane non è tanto un senso di pessimismo o di inquietudine, quanto un'ombra di gravità umana, di accettazione eroica espressa in una stupenda forma plastica. Dopo l'esposizione alla Quadriennale di Roma del 1948 "l'Idiota" fu trovato ritto nel naso, fatto che diede origine ad una controversia fra gli eredi del Boncinelli e la direzione della mostra romana,una controversia che parve sanarsi solo allorquando il Ministero della Pubblica Istruzione Belle Arti prospettò l'acquisto dell'opera per conto dello Stato. Pur non essendo mai avvenuto nella realtà tale acquisto, la scultura rimase dal 1949 al 1955 esposta al pubblico nella Galleria d'Arte Moderna di Villa Giulia a Roma, con una dicitura errata, (era citata infatti come ritratto dell'autore), catalogata con il numero d'inventario 4610, come si può tuttora vedere da un cartellino rimasto incollato sotto la base dell'opera. La scultura fu restituita alla famiglia senza possibilità di risarcimento e con la firma di un documento di rinuncia a qualunque azione giudiziaria ai danni dello Stato. La scultura qui considerata fa parte del gruppo di opere di Evaristo Boncinelli per la cui acquisizione vedi scheda: Galleria d'arte moderna, giornale 2048.
bibliografiaTinti M.( 1928); Tinti M.( 1927)p. 35, 36; Catalogo II( 1929)p. 36; Enciclopedia italiana( 1929-1994)v. VII; Pariani C.( 1938)pp. 133, 134, 139; Pavolini P.( 1934)pp. 51, 52; Catalogo XI( 1939)p. 15; Cartei C.( 1939)p. 711; Mostra retrospettiva( 1959); Ca
definizionescultura
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Gallo A.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1974
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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