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Opera d'arte Il pescivendolo e l'ortolano con una cliente di Cipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII), a Caserta

L'opera d'arte Il pescivendolo e l'ortolano con una cliente di Cipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII), - codice 15 00051909 di Cipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII), si trova nel comune di Caserta, capoluogo dell'omonima provincia sita in reggia, Reggia di Caserta, NR (recupero pregresso), Museo della Reggia di Caserta, Appartamento Storico
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bene culturaledipinto, serie
titoloIl pescivendolo e l'ortolano con una cliente
soggettoScena di genere
tipo schedaOA_3.00
codice univoco15 00051909
localizzazioneItalia, Campania, CE, CasertaNR (recupero pregresso)
contenitorereggia, Reggia di Caserta, NR (recupero pregresso), Museo della Reggia di Caserta, Appartamento Storico
datazionesec. XVIII seconda metà; 1750 - 1799 [analisi stilistica]
autoreCipper Francesco (notizie fine sec. XVII-inizio sec. XVIII),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 173, largh. 231,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiSulla destra un pescivendolo è intento a pesare il pescead una cliente, una donna del popolo con scialle nero in testa che ne indica un altro ancora. Un terzo uomo con grande cappello e cesto con ortaggi, un ortolano, guarda sorridendo i pesci sul bancone, una galleria di diverse specie raffigurate con particolare attenzione alla resa naturalistica. Il giovane ortolano con il grande cappello ritorna in un'opera del Cipper firmata e datata 1705 apparsa alla mostra sulla pittura italiana del Seicento e del Settecento di Firenze del 1922 (n. 1010).NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheGiacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini, austriaco di nascita ma lombardo di adozione, è considerato oggi tra i principali continuatori, tra fine Seicento e prima metà del Settecento, di quella pittura a tema popolaresco di tradizione nordica che ebbe il suo principale esponente in Bernardo Keilhau, detto Monsù Bernardo. Nei suoi dipinti offre una moltitudine di personaggi semplici che, seppur indagati con verità fisiognomica, risultano genuini interpreti di una quotidianità dimessa, ma non banale, costituendo spesso vere allegorie della vita e del destino umano. Considerato tra le fonti di ispirazione di Giacomo Ceruti, la sua opera svolse un proprio ruolo nella trasformazione della pittura di genere popolare a Napoli sul finire del Seicento in autori come Giuseppe Bonito, Francesco Maria Rossi, Filippo Falciatore. La serie a Capodimonte nel 1791 e poi a Carditello nell'Ottocento, potrebbe provenire dalla collezione Farnese, unica relazione storicamente accettabile tra Cipper e il collezionismo napoletano del Settecento.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Campania, NA, Napoli; luogo di provenienza: Campania, CE, San Tammaro
bibliografiaProni M. S.( 1994); AA.VV.( 1997)pp.183, 185; Middione R.( 1987); Heimburger M.( 1988)p. 249; Causa R.( 1982)p. 147
definizionedipinto
regioneCampania
provinciaCaserta
comuneCaserta
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS81
ente competenteS81
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Terreri Paola; Funzionario responsabile: Romano A.M.; Trascrizione per informatizzazione: Izzo M. (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2007
latitudine41.087495
longitudine14.357390

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