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Opera d'arte Il Martirio delle Sante Rufina e Seconda o Quadro delle tre mani di Crespi Giovan Battista detto Cerano (1557 ca./ 1632), Procaccini Giulio Cesare (1574/ 1625), Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626), a Milano

L'opera d'arte Il Martirio delle Sante Rufina e Seconda o Quadro delle tre mani di Crespi Giovan Battista detto Cerano (1557 ca./ 1632), Procaccini Giulio Cesare (1574/ 1625), Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626), - codice 03 00158485 di Crespi Giovan Battista detto Cerano (1557 ca./ 1632), Procaccini Giulio Cesare (1574/ 1625), Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Collezione Monti, sala XXX
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloIl Martirio delle Sante Rufina e Seconda o Quadro delle tre mani
soggettomartirio di Santa Rufina e Santa Seconda
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00158485
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28
contenitorepalazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Collezione Monti, sala XXX
datazionesec. XVII primo quarto; 1620 (ca.) - 1624 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia documentazione]
autoreCrespi Giovan Battista detto Cerano (1557 ca./ 1632), Procaccini Giulio Cesare (1574/ 1625), Mazzucchelli Pier Francesco detto Morazzone (1573/ 1626),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 192, largh. 192,
condizione giuridicaproprietà Stato, Curia arcivescovile di Milano
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Santa Rufina; Santa Seconda. Figure: Soldato; Carnefice; angeli. Animali: Cavallo; cane.
notizie storico-criticheL'opera fu commissionata da Scipione Toso, patrizio milanese, cavaliere commendatario di Santo Stefano, collezionista di medaglie monete e dipinti, particolarmente vicino al cardinale Cesare Monti. La prima citazione del quadro è nelle 'Mediolanenses Antiquitates' dell'erudito e letterato Giovanni Antonio Castiglioni, (1625, pp. 219-220); il committente è ricordato anche da Girolamo Borsieri nel 'Supplimento alla Nobiltà di Milano' (1619) di Paolo Morigia, ove si sottolinea l'interesse di un gruppo di collezionisti per la pittura moderna "di Procaccini, del Cerano, del Morazzone". Scipione Toso morì di peste nel 1631, data che coincide orientativamente con la dispersione della sua collezione, come è stato confermato da F. Cavalieri (in 'Dipinti lombardi del Seicento. Collezione Koelliker a cura di F. Frangi e A. Morandotti, Milano - Torino 2004, p. 40). Nel 1636 Pasta menzione il dipinto come "quadro delle tre mani" nella collezione del cardinale Cesare Monti, distinguendo le parti dipinte da ciascun pittore: al Cerano sono attribuiti Santa Seconda decapitata, il cavalire a sinistra e il cane. Di mano di Morazzone sono la figura - al centro - del carnefice, il soldato nell'ombra e l'angelo in volo recante la palma del martirio; infine al Procaccini si devono le figure di Santa Rufina inginocchiata e l'angelo che la conforta. Questa divisione degli interventi dei tre maggiori pittori lombardi degli inizi del XVII secolo sembra mirata a far esibire i singoli nelle loro diverse specialità: Cerano nei ritratti macabri e di animali; Morazzone nella pittura di battaglie, con il guerriero e il paggetto; Procaccini, infine, nell'intonazione patetica delle figure.A partire dall'inventario Monti del 1638, la tela figura nelle raccolte Arcivescovili di Milano, a cui risulta legata con la 'Donatio' del 1650; nel 1896 fu scambiata con alcuni dipinti della Pinacoteca di Brera.La collocazione cronologica del dipinto, che oscilla fra il secondo decennio del Seicento ed una data lievemente avanzata, è stata anticipata da Jacopo Stoppa al 1617 - 1618, sulla base di una verifica cronologica e stilistica con opere sicuramente databili dei tre divesri autori (J. Stoppa, Il Morazzone, Milano 2003, pp. 242- 243).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lombardia, MI, Milano; luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano; luogo di collocazione successiva: Lombardia, MI, Milano
committenzaScipione Toso (1620/ 1625)
bibliografiaPinacoteca Brera( 1989)v. II, pp. 196-201, n. 108; Brera nascosta( 1991)pp. 99-101; Arrigoni L.( 1994)pp. 75-82; Dipinti lombardi Seicento( 2004)pp. 242- 243; Cerano protagonista( 2005)p. 182, n. 40
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzovia Brera, 28
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vami A.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: De Francesco A. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006
latitudine45.468396
longitudine9.173009

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