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Opera d'arte Il canto di uno stornello di Lega Silvestro (1826/ 1895), a Firenze

L'opera d'arte Il canto di uno stornello di Lega Silvestro (1826/ 1895), - codice 09 00342231 di Lega Silvestro (1826/ 1895), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, sala 12
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bene culturaledipinto
titoloIl canto di uno stornello
soggettoscena di vita domestica
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00342231
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, sala 12
datazionesec. XIX ; 1867 - 1867 [documentazione]
autoreLega Silvestro (1826/ 1895),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 158, largh. 98,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure: figure femminili. Interno: salotto. Strumenti musicali: pianoforte. Vedute: campagna. Oggetti: spartito; tenda. Mobilia: sedia. Elementi architettonici: finestra. Abbigliamento: contemporaneo.
notizie storico-criticheCapolavoro del periodo trascorso da Lega a Piagentina, il dipinto ritrae Virginia Batelli al pianoforte che accompagna il canto delle due ragazze in piedi alle sue spalle, nelle quali si suole riconoscere Isolina e Maria Cecchini, che in quegli anni frequentavano sovente la villetta Batelli e compaiono in altre scene quali "La Visita" (Roma, Galleria d'arte moderna). L'impostazione dell'opera rimanda con molta chiarezza a precedenti pierfrancescani, nella luminosità nitida e ferma che avvolge le figure costruite con sobrio rigore formale, che confermerebbe la fedeltà, osservata già da Signorini, "a produrre un'arte dove la sincerità d'interpretazione del vero reale dovesse, senza plagio prerafaellista, ritornare ai nostri quattrocentisti e continuare la sana tradizione, non più col sentimento divino di quel tempo, ma con il sentimento umano dell'epoca nostra". E' da notare infatti come il tema "realista" venga svolto in un impianto simile a quello di una pala d'altare. Il titolo dell'opera varia alle esposizioni: da "Un passatempo" (Genova, 1868), "Un passatempo al piano" (Parma, 1870), a "Il canto dell' usignolo" (Modigliana, 1926), ma il titolo originale sarebbe quello con cui fu esposta alla Promotrice fiorentina del 1867. L'opera fu donata alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti da Cesare Marchi per rispettare le volontà testamentarie dello zio Giulio Marchi.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, AR, Terranuova Bracciolini; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaMatteucci G.( 1987)v. I, pp. 173-180, v. II, pp. 90-91; Silvestro Lega( 1988)pp. 54-56, n. 34; Galleria arte( 1989)n. 25; Pittura Italia( 1991)v. I, p. 339; Piagentina natura( 1991)pp. 53-56
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lombardi L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Boschi B. (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1997
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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