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Opera d'arte Gonna a pannelli e finte pieghe per donna Han (chu) a Venezia

L'opera d'arte Gonna a pannelli e finte pieghe per donna Han (chu) - codice 05 00402594 si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Ca' Pesaro, Santa Croce, 2076, Museo d'Arte Orientale, dep.D1, cassettiera 53 , cassetto 5
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bene culturalegonna
titoloGonna a pannelli e finte pieghe per donna Han (chu)
soggettoNR (recupero pregresso)
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00402594
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaSanta Croce, 2076
contenitorepalazzo, comunale, Ca' Pesaro, Santa Croce, 2076, Museo d'Arte Orientale, dep.D1, cassettiera 53 , cassetto 5
datazionesec. XIX terzo quarto; 1850 - 1874 [NR (recupero pregresso)]
ambito culturalemanifattura cinese(NR (recupero pregresso))
materia tecnicaseta/ tessuto/ pittura
misurealt. 118,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiStruttura: gonna costituita da due grembiali identici, cuciti lungo il margine superiore alla fascia di giro-vita, munita diasola triangolare per l'allacciatura; ciascun grembiale è dato da un pannello rettangolare, da 12 finte pieghe a lunghi tasselli triangolari tagliati in sbieco e giuntati, profilati da serie di bordurine in raso avorio (cm 0,5), cilestrino (cm 0,5) e nero (cm 1) e da una falda terminale cui si soprammette il pannello del secondo grembiale; il contorno dei pannelli e l'orlo sono adorni di una bordura sbieca in raso nero ricamato.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa gonna, indumento tipicamente Han, veniva indossata con i due pannelli sul davanti e sul dietro; la caratteristica andatura delle donne cinesi a piccoli passi dondolanti, dovuta alla deformazione dei piedi, conferiva alle pieghe della gonna, portate sui lati, un gioco di movimento considerato elegantissimo, non di rado descritto nella letteratura narrativa e, da parte maschile, ritenuto conturbante. Queste gonne venivano indossate con giacche di foggia ampia, a maniche larghe, che ne coprivano almeno i due terzi superiori: per questo motivo, infatti, le decorazioni a ricamo sono sempre limitate alla porzione inferiore, la sola che risultava visibile. Durante il periodo Qing le gonne a colori vivaci si addicevano alle giovani donne, quelle lilla, blu scuro e malva alle donne mature, le nere alle vedove. La gonna da indossare con la tenuta da cerimonia, sotto la giacca mang ao (cfr.inv.1204/13630) corrispondeva a questo modello, ma portava una decorazione di draghi a 4 artigli ed era perciò detta mang chu (cfr.G.Dickinson-L.Wrigglesworth, Imperial Wardrobe, London 1990,pp.184-186). Esemplari distinti dalla particolarità di fittissime plissettature impunturate a punto smocking, con un caratteristico effetto a "nido d'ape" erano dette yu lin bai zhe qun, letteralmente "gonne a cento pieghe effetto squame di pesce" (cfr.V.Wilson, Chinese Dress, Victoria & Albert Museum, London 1986, pp.52-53); una gonna di questo tipo, raccolta in Ladakh da Mario Piacenza nel 1913, ma certamente cinese del secolo XIX, appartiene al Museo della Montagna di Torino (cfr.D.Failla, La Collezione Mario Piacenza: Artigianato e Arte del Ladakh, Monografie Museomontagna,Torino 1982, cat.n.45, p.89.tavv.31-32 alle pp.87 e 90). Acquistato in Cina da Enrico di Borbone Conte di Bardi tra ottobre 1888 e febbraio 1889.
definizionegonna
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoSanta Croce, 2076
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Failla A.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Di Maio B. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1982
anno modifica2006
latitudine45.465156
longitudine12.344262

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