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Opera d'arte Giulio Cesare a Siena

L'opera d'arte Giulio Cesare - codice 09 00548486 si trova nel comune di Siena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, privato, Palazzo Buonsignori e Brigidi, Via San Pietro, n. 29, Pinacoteca Nazionale, magazzino, dono Spannocchi
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, elemento d'insieme
titoloGiulio Cesare
soggettoritratto di Giulio Cesare
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00548486
localizzazioneItalia, Toscana, SI, SienaVia San Pietro, n. 29
contenitorepalazzo, privato, Palazzo Buonsignori e Brigidi, Via San Pietro, n. 29, Pinacoteca Nazionale, magazzino, dono Spannocchi
datazionesec. XVI ; 1537 (post) - 1599 (ante) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito veneto(analisi stilistica)
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 42, largh. 30,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Amministrazione Provinciale di Siena
dati analiticidipintoPersonaggi: Figura di uomo maturo a busto intero; La testa lievemente inclinata reca una corona d'alloro; il braccio destro portato di fronte reca nella mano lo scettro del comando decorato da cerchi di perline e rosette con incastonate pietre rosse e nere. Abbigliamento: il mantello è costituito da un velo bianco luminoso leggermente increspato; la lorica in pelle reca stampate figure zoomorfe e fitomorfe; dalla scollatura emerge il bordo di una camicia bianca.
notizie storico-criticheQuesto dipinto, come altri 10 della serie, fu commissionato a Tiziano dal Duca di Mantova Federico Gonzaga. Il ritratto di Domiziano, invece, è opera di Giulio Romano o di Bernardino Campi.I dodici ritratti di imperatori, le cui gesta furono narrate da Tranquillo Caio Svetonio, sono citati nelle edizione del 1550 delle Vite di Vasari come collocati nella anticamera della Sala di Troia nel Palazzo Ducale di Mantova.Nel 1618 i dipinti furono venduti da Vincenzo Gonzaga a Carlo I, portati in Inghilterra e poi trasferiti in Spagna, dove vennero distrutti nell'incendio dell'Alcazar del 1734.Secondo Cavalcaselle Tiziano poteva aver tratto ispirazione da statue antiche esistenti nel museo del Bembo a Venezia e in collezioni mantovane. Delle opere rimane memoria nelle incisioni di Egidio Sadeler, nei disegni di Jacopo Strada e in numerose copie, come quelle di Bernardino Campi, ora alla Galleria Nazionale di Capodimonte a Napoli e queste della Pinacoteca Nazionale di Siena.Questa copia mostra una netta somiglianza con la incisione di Sadeler; il podio è aggiunto.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, SI, Siena; luogo di provenienza: Toscana, SI, Siena
bibliografiaTorriti P.( 1981)p. 590; Pallucchini R.( 1969)V. I; pp. 89-90; Cavalcaselle G.B./ Crowe J.A.( 1974); Vasari G.( 1550)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaSiena
comuneSiena
indirizzoVia San Pietro, n. 29
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: copia, Opera finale/originale:dipinto, Autore opera finale/originale: Tiziano, Data opera finale/originale: ,
ente schedatoreS61
ente competenteS61
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Franchi F.; Funzionario responsabile: Mangiavacchi M.; Trascrizione per informatizzazione: Franchi F. (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006
latitudine43.324872
longitudine11.336446

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