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Opera d'arte Faust, soggeto fantastico tratto dalla tragedia di Goethe di Von Vogel Volgelstein Carl Christian (1788/ 1868), a Firenze

L'opera d'arte Faust, soggeto fantastico tratto dalla tragedia di Goethe di Von Vogel Volgelstein Carl Christian (1788/ 1868), - codice 09 00225206 di Von Vogel Volgelstein Carl Christian (1788/ 1868), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
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bene culturaledipinto
titoloFaust, soggeto fantastico tratto dalla tragedia di Goethe
soggettoscene dal Faust
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00225206
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna
datazionesec. XIX ; 1854 - 1855 [data]
autoreVon Vogel Volgelstein Carl Christian (1788/ 1868),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 232, largh. 179,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiTela divisa in tredici scomparti da struttura dipinta in stile gotico dove sono raffigurate altrettante scene dal Faust di Goethe. In cornice dorata.Soggetti profani: tredici scene dal Faust; Dio Padre e le leggi; Faust con Mefistofele e un demone; Faust non sostiene l'apparizione di Mefistofele; Faust torna a casa e Mefistofele come cane nero lo segue; Faust beve la pozione; Faust si innamora di Margherita; Margherita ingannata prega; morte di Valentino fratello di Margherita; Faust vede Margherita e il suo infanticidio; Faust e Mefistofele su cavalli infocati cercano di liberare Margherita dal carcere; Faust trascinato da Mefistofele e Margherita in cielo dopo l'espiazione; Faust bambino a passeggio con la mamma. Personaggi: Faust; Margherita; Mefistofele; Dio Padre; Valentino.
notizie storico-criticheVogel stesso forse regalò nel 1856 al Granduca di Toscana, in occasione dell'acquisto del "Sinite parvulos venire ad me", la tela con gli episodi tratti dal Faust, nata come pendant del "Dante e dieci episodi della Divina Commedia", che già era nelle collezioni lorenesi dal 1844. L'opera ispirata dal testo di Goethe venne destinata difatti proprio nel 1856 al Palazzo della Crocetta e quindi venne spostata con le collezioni di arte moderna, dapprima all'Accademia di Belle Arti, poi Galleria Antica e Moderna, quindi fu data in deposito all'Accademia della Crusca , poi agli Uffici del Genio Civile di Firenze. In quest'ultima sede la tela è rimasta dal 1924 fino al 1971, quando è stata riacquistata per la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti. Vogel realizzando una trilogia pittorica ispirata dai grandi poemi dell'Eneide, della Divina Commedia e del Faust, "mette davanti agli occhi le più grandi epopee, e con esse tenta di migliorare gli uomini richiamandoli al bene". In particolare il poema nazionale italiano è messo a confronto con quello tedesco: "Per accennare anche in modo esteriore quel mutuo rapporto intrinseco dei due poemi nazionali e dei cicli dei quadri, ha l'artista in quadri superiori della tavola proposta, a sinistra e a destra, disposto le medaglie di Goethe e di Dante, intanto che le figure allegoriche, dipinte in grigio nell'incastratura esteriore, rappresentanti le facoltà della teologia, giurisprudenza e medicina, insieme colla poesia, sono destinate ad accennare i motori spirituali che sostengono il poema di Faust, nell'istesso tempo sostengono e stanno penetrando nella sua vita interiore". Così si esprime il recensore ne "Le arti del disegno" ("Faust di Goethe. Quadro ad olio di Carlo Vogel di Vogelstein, come compagno a quello della Divina Commedia", in "Le Arti del Disegno", n. 27, 5 luglio 1856, pp. 213-215), illustrando ampiamente anche i tredici episodi tratti dal Faust. Vogel volle inoltre che ci fossero delle continue rispondenze tra le due composizioni, e come nel Dante la struttura architettonica è ispirata alla facciata tricuspidale del Duomo di Orvieto, così nel Faust fa riferimento allo stile gotico tedesco. Le analogie di idee e di forme continuano, e alla superbia di Faust fa riscontro il pentimento di Dante, alla caduta di Faust la contemplazione divina di Dante. Le due opere erano inoltre sentite in tutta la loro grandezza monumentale, tanto da essere ritenute adatte ad una trasposizione in affresco o in vetrata, secondo i tipici esempi pittorici medievali. La complessità e i rimandi allegorici, cari ad una lettura moraleggiante, fu raggiunta dopo l'elaborazione di un bozzetto eseguito tra il 1846 e il 1847, come testimonia il recensore de "Le Arti del Disegno" (1856), che fa riferimento anche ad una critica stilata nel 1847 a Dresda dal dottor Alberto Vogel e poi dal prof. Laforgue. La tela della Galleria d'arte moderna di Firenze, composta a Monaco tra il 1854 e il 1855 come testimonia l'iscrizione, è dunque il punto di arrivo di tale studio.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
bibliografiaCultura neoclassica( 1972)pp. 69-70, n. 3
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Caputo Calloud A.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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