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Opera d'arte Eraclito e Democrito di Bramante Donato (1444/ 1514), a Milano

L'opera d'arte Eraclito e Democrito di Bramante Donato (1444/ 1514), - codice 03 00097733 - 1 di Bramante Donato (1444/ 1514), si trova nel comune di Milano, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala I
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bene culturaledipinto, affreschi della Casa Panigarola già Visconti
titoloEraclito e Democrito
soggettoEraclito e Democrito
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00097733 - 1
localizzazioneItalia, Lombardia, MI, Milanovia Brera, 28
contenitorepalazzo, statale, Pinacoteca di Brera, Palazzo di Brera, via Brera, 28, Pinacoteca di Brera, sala I
datazionesec. XV ; 1490 (ca.) - 1492 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreBramante Donato (1444/ 1514),
materia tecnicaintonaco/ applicazione su tela/ pittura a fresco
misurealt. 102, largh. 127,
condizione giuridicaproprietà Stato, Pinacoteca di Brera
dati analiticiaffresco strappato e trasportato su telaPersonaggi: Eraclito; Democrito. Oggetti: mappamondo; libri; penna; calamaio.
notizie storico-criticheIl testo di de Pagave (in Pedretti, 1977, p. 129) ricorda l'affresco in una saletta annessa a quella dove erano affrescati gli uomini d'arme: l'immagine doveva comunque essere un'introduzione a quest'ultima, alludendo al significato neoplatonico, desunto da Ficino, dell'intero complesso. Blankert (1966-1967) fa risalire la fonte di Ficino per la decorazione del suo Gymnasium al IX libro delle Epistole di Sidonius Apollinaris, dove si consigli appunto di decorare quegli ambienti con filosofi, fra cui proprio Eraclito e Democrito. Pedretti (1977) mette in rapporto la rappresentazione delle due espressioni facciali con l'esempio leonardesco dei 'moti mentali', e propone di ravvisare nei volti i ritratti di Leonardo e Bramante; nota inoltre nelle scritte sui libri il 'ductus' della scrittura leonardesca, anche se pone con cautela l'ipotesi di un intervento leonardesco. Il globo, collocato fra i due filosofi, è tratto, secondo il Bellio (1903), dalla geografia tolemaica, ed in particolare dal testo che servì per l'edizione di Tolomeo di Ulma nel 1482. Tuttavia le differenze fra segno inciso e stesura pittorica inducono a qualche cautela riguardo alla completa autografia.Woff Metternich (1967-1968) identifica la fonte di Bramante nella carta del globo terrestre di Henricus Martellus Germanus (1490 ca.). Mentre nessuna spiegazione è stata ancora fornita per le due scene sul fregio superiore (un carro trionfale ed una scena di giudizio) la critica ha tentato di dare una spiegazione al monogramma XL, posto in medaglione al centro del fregio. Murray lo interpreta come simbolo esoterico allusivo a Cristo; Mulazzani lo associa organicamente all'interpretazione dell'intero complesso (cfr. scheda madre)
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lombardia, MI, Milano
bibliografiaPinacoteca Brera( 1988)v. I, pp. 121-130, n. 94a
definizionedipinto
denominazioneaffreschi della Casa Panigarola già Visconti
regioneLombardia
provinciaMilano
comuneMilano
indirizzovia Brera, 28
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Faraoni M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: Faraoni M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Cresseri M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1999
anno modifica2006
latitudine45.468396
longitudine9.173009

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