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Opera d'arte Ecce Agnus Dei di Palizzi Filippo (1818/ 1899), a Vasto

L'opera d'arte Ecce Agnus Dei di Palizzi Filippo (1818/ 1899), - codice 13 00185059 di Palizzi Filippo (1818/ 1899), si trova nel comune di Vasto nella provincia di Chieti sita in palazzo, comunale, Palazzo d'Avalos, piazza l. V. Pudente, Museo Civico
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
titoloEcce Agnus Dei
soggettobattesimo di Cristo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco13 00185059
localizzazioneItalia, Abruzzo, CH, Vastopiazza l. V. Pudente
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo d'Avalos, piazza l. V. Pudente, Museo Civico
datazionesec. XIX ; 1898 - 1898 [iscrizione]
autorePalizzi Filippo (1818/ 1899),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 344, largh. 198,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, comune di Vasto
dati analiticiIn primo piano è la figura di San Giovanni Battista che, nato pochi mesi prima del Redentore, lo precede di pochi passi nel quadro. Al loro passaggio un vecchio, dalla barba fluente, umilmente si inginocchia; un fanciullo semplicemente guarda; una ragazza estatica, quasi interroga con i suoi occhi azzurri. In alto lo Spirito Santo, divina colomba, stende immote le luminose ali trasparenti.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNel 1883 il Can. Giacinto Martone presento' al Comm. Filippo Palizzi in Napoli la prima preghiera di voler dipingere per la chiesa di San Pietro di Vasto un quadro di San Giovanni. Il Palizzi promise di accontentarlo, ma nel 1892 il quadro non era ancora nato; la Congrega di San Pietro allora, tornò ad esprimergli speranza e la preghiera "di possedere nella sua chiesa un quadro che per suo autore porti il nome di Filippo Palizzi, per avere la gloria che il forestiero si fermi ad ammirare il quadro dell'illustre concittadino...". Il desiderio ebbe finalmente vita nel 1898. Infatti a 80 anni, per la prima volta in vita sua, F. Palizzi, animalista e naturalista, dipinse un quadro religioso. Alcuni critici trovarono motivo di generoso compatimento nella vecchiezza del pittore per una certa inefficenza del dipinto. secondo Roberto Braccio, invece, "...la tecnica e l'efficacia di questa pittura non permette di considerare l'opera con l'indulgenza dovuta alla vecchiezza. Mirando quell'opea si intuisce una mano giovanile e un cervello pieno di fosforo...". Positivo fu il giudizio di Domenico Morelli (Napoli, 1823 ivi, 1901) il quale, lodando per ogni sua qualità l'ampio dipinto, indicò, per la tecnica, ad un gruppo di artisti devotamente ascoltanti, le difficoltà risolte nel far "chiaro, luminoso e fine il quadro, senza il convenzionalismo delle tonalità grige per intenerirlo". L'opera, conservata nella vecchia chiesa di San Pietro, dovette essere, nel 1956, trasportata in casa della famiglia Nasci ove fu gelosamente custodita e quindi salvata dal movimento franoso che distrusse l'antico tempio. Essa fu consegnata il 14 gennaio 1979 all'Amministratore Comunale insieme al dipinto raffigurante: "La guarigione del cieco di Gerico" di F. Paolo Palizzi (v. scheda n. 116) ed una tavola rappresentante la "Madonna del Rosario" (v. scheda n. 377).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Abruzzo, CH, Vasto; luogo di provenienza: Abruzzo, CH, Vasto
definizionedipinto
regioneAbruzzo
provinciaChieti
comuneVasto
indirizzopiazza l. V. Pudente
ente schedatoreS22
ente competenteS107
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Gruppo SBAAAS Vasto; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: Regione Abruzzo - CRBC Sulmona (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1987
anno modifica2005
latitudine42.111551
longitudine14.709981

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