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Opera d'arte Crocifissione ed apoteosi dei 10.000 martiri del monte Ararat di Carpaccio Vittore (1460-1465 ca./ 1526 ca.), a Venezia

L'opera d'arte Crocifissione ed apoteosi dei 10.000 martiri del monte Ararat di Carpaccio Vittore (1460-1465 ca./ 1526 ca.), - codice 05 00401301 di Carpaccio Vittore (1460-1465 ca./ 1526 ca.), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Sala II
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bene culturaledipinto
titoloCrocifissione ed apoteosi dei 10.000 martiri del monte Ararat
soggettocrocifissione dei martiri del monte Ararat
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00401301
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050
contenitoreconvento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Sala II
datazionesec. XVI ; 1515 - 1515 [NR (recupero pregresso)]
autoreCarpaccio Vittore (1460-1465 ca./ 1526 ca.),
materia tecnicatela/ pittura
misurealt. 311, largh. 204,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri: crocifissione dei martiri del monte Ararat.
notizie storico-criticheFirmata e datata 1515, fu eseguita per l'altare Ottobon nella demolita chi esa di Sant'Antonio di Castello; la pala fu probabilmente commissionata da Ettore Ottobon, nipote del priore Francesco Ottobon, che aveva ottenuto l a cessazione di una pestilenza nel suo monastero, per intercessione dei di ecimila martiri del monte Ararat. Novemila soldati romani, guidati da Acaz io, vengono inviati contro i ribelli armeni e riescono a sconfiggerli solo dopo aver implorato l'aiuto di Gesù, per suggerimento di un angelo. Quest i li conduce poi sul monte Ararat, dove li istruisce nella religione crist iana. Alla notizia della conversione, l'imperatore li raggiunge con altri re pagani, minacciando di far loro provare tutte le pene sofferte da Gesù crocifisso. La loro fede incrollabile, anche dinanzi alle torture, convert e altri mille soldati pagani che si uniscono a loro. Durante un violento t emporale, avviene la passione finale, simile a quella del Cristo. La pala raccoglie varie eco della più aggiornata cultura contemporanea, tra cui su ggestioni dalla silografia e dal dipinto di Dürer dal medesimo soggetto de l Kunsthistorisches Museum di Vienna. Nonostante un certo virtuosismo comp ositivo, costituisce una straordinaria novità nel campo della pittura reli giosa veneziana; sostituisce infatti all'usuale rappresentazione votiva di uno o di pochi santi la pluralità delle immagini, presentando cosi l'esem pio collettivo della virtù cristiana.
bibliografiaMoschini Marconi S.( 1955)pp. 107-108, n. 106; Nepi Scirè G./ Valcanover F.( 1985)p. 107; Hetzer T.( 1985)p. 281; Mahnken P.( 1989)pp. 178-189; Lucco M.( 1996)p. 73; Nepi Scirè G.( 1998)p. 40; Zuffi S.( 1999)p. 156; Meilman P.( 2000)pp. 48-51; Joannides P
definizionedipinto
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoDorsoduro, 1050
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: Rizzo P. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Di Maio B. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1998
anno modifica2004; 2006
latitudine45.431402
longitudine12.328676

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