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Opera d'arte Cristo in trono tra i santi Felice e Fortunato a Chioggia

L'opera d'arte Cristo in trono tra i santi Felice e Fortunato - codice 05 00361152 si trova nel comune di Chioggia nella provincia di Venezia
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bene culturalepala d'altare
titoloCristo in trono tra i santi Felice e Fortunato
soggettoNR (recupero pregresso)
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00361152
localizzazioneItalia, Veneto, VE, Chioggia
datazionesec. XIV ; 1381 - 1381 [arme]
ambito culturaleambito veneto(NR (recupero pregresso))
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurecm., alt. 50, largh. 75,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiTavola contenuta in una larga cornice, di realizzazione recente, a dentelli rivolti verso l'interno e fasce a intreccio, con quattro bulbi a corde intrecciate agli angoli e uno a conformazione di croce al centro della parte superiore.NR (recupero pregresso)STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: civile, Identificazione: Città di Chioggia, Posizione: piede della tavola, a destra, Descrizione : Arme con leone di rosso, rivoltato, in campo argenteo., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Giustiniani, Posizione: piede della tavola, a sinistra, Descrizione : Scudo d'azzurro alla fascia d'oro.,
notizie storico-criticheL'iscrizione si rivela preziosa per ricostruire le vicende della tavola, fornendo la data, 1 agosto 1381, il nome del podestà in carica, Pietro Giustiniani e quello dei committenti, i massari del comune Felice De Matrona e Franceschino Gabo. Questi ultimi, appartenenti a famiglie notabili di Chioggia, rivestirono la carica nella fase di ricostruzione cittadina seguita alla guerra di Chioggia. La commissione del dipinto è la prima pittura pubblica invocante sulla città la benedizione di Cristo e l'intercessione dei santi patroni. Il dettaglio dell'aureo mantello munito di massicci bottoni d'oro indossato dai Santi conferma una lettura in chiave di rivendicata autonomia cittadina, coi veri liberatori di Chioggia avvolti nel mantello delle massime cariche militari, dei capitani generali delle truppe da mar. La forte presenza di pennellate a legante oleoso lascia supporre che la parte superiore sia stata ridipinta in un momento successivo secondo l'iconografia di una precedente tavola forse deteriorata o, fatto che può essere favorito dalla destinazione insieme religiosa e civica dell'opera, che richiedeva il mantenimento dell'iconografia e pertanto della funzionalità e del valore devozionale piuttosto che dell'autografia, elemento che qui peraltro risulta di scarso significato. La tavola può dirsi di stile popolare, tanto più che presenta grossolani errori di trascrizione del testo latino di Giovanni XV,12, il cui testo così come riportato nella vulgata recita: "Hoc est praeceptum meum ut diligatis invicem sicut dilexi vos".
altra localizzazioneluogo di provenienza: Veneto, VE, Chioggia
bibliografiaBullo C.( 1908)p. 111; Tiozzo I.( 1926)p. 43; Marcato U.( 1969)p. 50-51; Tempesta L.( 2002)p. 22-25
definizionepala d'altare
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneChioggia
ente schedatoreS72
ente competenteS101
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Boscolo M.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Piermatteo V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2002
anno modifica2006

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