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Opera d'arte Chute de la Doire prés le Bains de S.t Didier a Agliè

L'opera d'arte Chute de la Doire prés le Bains de S.t Didier - codice 01 00208438 si trova nel comune di Agliè nella provincia di Torino sita in castello, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Piano secondo, Vecchia Amministrazione, stanza n. 7: parete sinistra
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bene culturaledipinto, opera isolata
titoloChute de la Doire prés le Bains de S.t Didier
soggettoveduta della cascata della Dora Baltea a Saint Didier
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00208438
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso)
contenitorecastello, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Piano secondo, Vecchia Amministrazione, stanza n. 7: parete sinistra
datazionesec. XIX inizio; 1809 - 1809 [data]
ambito culturaleambito piemontese(analisi stilistica)
materia tecnicacarta/ acquerellatura
misurealt. 48, largh. 40,
condizione giuridicaproprietà Stato, Castello di Agliè
dati analiticiIl dipinto all'acquarello, racchiuso entro semplice cornice lignea, raffigura una veduta della cascata della Dora nei pressi dei bagni di San Didier. Al centro è visibile la cascata tra alte pareti di rocce scoscese mentre a sinistra vi è un sentiero, su cui si trovano una donna in piedi ed un uomo seduto intento a disegnare.Paesaggi. Figure: uomo; donna.
notizie storico-criticheIl dipinto è registrato con certezza nella camera da letto del Ministro nei locali della cosiddetta "Vecchia Amministrazione" a partire dal 1857 ma non si esclude che dietro la denominazione di "Alloggio Magra" fornita da Sampietro nel 1855 si possa riconoscere lo stesso ambiente. Nel 1876 è elencato insieme ad altri tre "acquerelli alla Sepia rappresentanti Vedute di Montagne", nel 1927 identificati come "Passaggio Piccolo S. Bernardo", "Piccolo paesaggio di montagna" e "Veduta di montagna". In origine apparteneva alla collezione della regina madre Maria Teresa, come indica l'etichetta presente sul retro. L'acquerello è datato 1809 e firmato con le iniziali V. C., dietro cui si cela un ignoto paesaggista vicino ai modi di Vittorio Amedeo ed Angelo Cignaroli. Confronti possibili sono le numerose raccolte di vedute di località montane piemontesi, della Savoia e della Svizzera diffuse nel primo quarto del XIX secolo e l'acquerello firmato "Angelo Cignaroli f. 1794" rappresentante la Gola di Saorgio (in Biblioteca Reale) (cfr. E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. III p. 1245 cat. n. 1380a di Marco Rosci).
bibliografiaCastelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. III p. 1245 cat. n. 1380a di Marco Rosci
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneAgliè
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007
latitudine45.366166
longitudine7.775800

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