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Opera d'arte Autoritratto di Mario Marcucci di Marcucci Mario (1910/ 1992), a Firenze

L'opera d'arte Autoritratto di Mario Marcucci di Marcucci Mario (1910/ 1992), - codice 09 00342096 di Marcucci Mario (1910/ 1992), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, magazzino Ieri
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bene culturaledipinto
titoloAutoritratto di Mario Marcucci
soggettoautoritratto d'artista
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00342096
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna, magazzino Ieri
datazionesec. XX ; 1951 - 1951 [documentazione]
autoreMarcucci Mario (1910/ 1992),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 60, largh. 50,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze
dati analiticiNR (recupero pregresso)Ritratti: Marcucci Mario.
notizie storico-criticheMarcucci fu particolarmente vicino ai poeti ermetici, intendendo l'espressione pittorica come la traduzione di uno stato d'animo, come la manifestazione del suo "sentimento del tempo" fermato in immagini, volti, scorci solitari della Viareggio invernale, autoritratti intensissimi, in cui l'artista si ritrae quasi sorpreso dalla propria scontrosa fierezza. Nella sua pittura la luce ricopre un'importanza fondamentale; come ha notato Mario Luzi "il mondo di Marcucci non è animato solo dall'inseguimento dell'attimo propizio della comunione tra sguardo e cosa. Esso è vivo anche nella fruizione della luce che vuole inverare oltre la superficie la quieta e profonda sostanza delle cose e accende fino alla trasparenza i colori perché non si limitino a definire" (Luzi, 1985). La pittura di Marcucci è spesso intimista ma è come se venisse messo in luce, appunto, un senso più misterioso e "fantasmatico" pur senza mai mettere in crisi la realtà e la solidità del mondo. L'opera di Marcucci ha avuto molti estimatori fra cui si ricorderanno Betocchi, Montale, Moravia, Palazzeschi, Parronchi e Soldati; questi, ed altri, poeti e letterati hanno seguito e incoraggiato il suo lavoro (la sua prima personale, tenutasi al Milione di Milano nel 1940 fu favorita proprio dall'interessamento di Montale) lasciandocene bellissime testimonianze (cfr. Garboli, 1987). Nell' `Autoritratto' presentato al Fiorino del 1954, l'artista si ritrae frontalmente;attraverso la struttura solida del corpo e lo sguardo fiero e quasi accigliato, ci rimanda un'immagine forte e decisa. Il senso della tradizione, soprattutto quella toscana, è sempre presente nelle sue opere, che uniscono alla tradizione,intesa nel senso più vasto del termine, un'estrema modernità coniugandosi in una pittura particolarmente densa e ricca. Il quadro di Marcucci vinse il Premio del Fiorino del 1954 di L. 500.000 divenendo così proprietà dell'Unione Fiorentina che ne fece dono, come consueto, alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze.
bibliografiaV Mostra( 1954)p. 21; VII Mostra( 1956); IX Mostra( 1958); XX Premio( 1971)pp. 89-93; Garboli C.( 1987)
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoP.zza Pitti, 1
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Natalini A.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1997
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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